Popvicenza abbandona la pista Etruria
«Non vi sono i presupposti per proseguire la trattativa in relazione alla prospettata integrazione. Eventuali altre ipotesi o proposte diverse dalla ormai decaduta Offerta vincolante formulata da...
«Non vi sono i presupposti per proseguire la trattativa in relazione alla prospettata integrazione. Eventuali altre ipotesi o proposte diverse dalla ormai decaduta Offerta vincolante formulata da Bpvi in data 28 maggio 2014, non possono essere prese in considerazione in quanto non rispondenti alla strategia della Banca Popolare di Vicenza». Con queste righe di comunicato ufficiale la banca vicentina, ieri alle 19, a mercati chiusi, ha cancellato ogni ipotesi di acquisto di Etruria, uno dei tre obiettivi indicati dal presidente Gianni Zonin: gli altri due, come noto, sono la Cassa di Risparmio di Ferrara e la Popolare di Marostica. S’interrompe così il corteggiamento di Vicenza, che aveva subordinato l’offerta a «una preliminare valutazione positiva sull’Opa» da parte del consiglio d’amministrazione dell’Etruria, il quale aveva invece preso tempo lasciando capire di attendersi un rilancio. Niente da fare, i vicentini ritengono di non potersi spingere oltre per non danneggiare i loro soci: il messaggio sarà letto attentamente anche a Ferrara, dove si cercano alternative anche per poter trattare da posizione migliore con Bpv. Trattative indipendenti l’una dall’altra, hanno sempre detto a Vicenza: ora si capirà di più.