Porto, le correnti marine creano problemi alle barche
PORTO GARIBALDI. Ad una settimana dalla dismissione di numerosi ambiti operativi in capo alle province, si svolgerà oggi alle 10 nei locali dell’ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi l’i...
PORTO GARIBALDI. Ad una settimana dalla dismissione di numerosi ambiti operativi in capo alle province, si svolgerà oggi alle 10 nei locali dell’ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi l’incontro richiesto dalla Cna e dagli operatori turistici, alla presenza dei tecnici che hanno elaborato gli studi commissionati dalla Provincia, comprovanti la sicurezza del porto, anche dopo l’allargamento dell’imboccatura del portocanale. Dallo scorso inverno l’avanzamento dei lavori ha comportato lo smantellamento dell’ex-sede della Lega Navale e secondo le testimonianze dei titolari del traghetto e delle motonavi, che trasportano passeggeri, le correnti marine avrebbero subito forti modifiche, creando un pericoloso effetto imbuto, soprattutto durante condizioni atmosferiche avverse. La Cna si dichiara preoccupata per la situazione. Per evitare di rompere continuamente le boe parabordi ed evitare sbalzi alle motonavi ancorate in porto, durante giornate piovose e con raffiche di vento gli armatori hanno spostato i natanti più a ovest, verso il ponte che attraversa la Romea o in terza fila accanto ai pescherecci, ma il rischio maggiore è quello di sospendere il servizio di trasporto passeggeri, per garantire la loro incolumità.