Fra la maggioranza e l’opposizione il dialogo non decolla
ARGENTA. Sembrava partito col piede giusto il dialogo tra giunta, maggioranza e opposizione. All'insegna della collaborazione, ma alle parole improntate alla cordialità, il numeroso pubblico presente,...
ARGENTA. Sembrava partito col piede giusto il dialogo tra giunta, maggioranza e opposizione. All'insegna della collaborazione, ma alle parole improntate alla cordialità, il numeroso pubblico presente, ha potuto assistere ad un cambio radicale con un primo scontro per nulla velato. Tornando all'ipotesi di dialogo, il sindaco Antonio Fiorentini, nell'annunciare un prossimo incontro con i capigruppo, ha messo in evidenza che «collaborazione non è compiacenza. Il confronto anche duro va bene - ha detto - ma è importante che ci sia la volontà di collaborare nel rispetto reciproco. Lavoriamo in modo diverso senza perderci nei riti del passato, pensiamo invece, ad orizzonti più lunghi per una democrazia più matura. Noi del Pd non vogliamo essere una classe dominante e per questo valutiamo le priorità e - rivolgendosi all'opposizione - aiutateci a capire quali sono gli ostacoli, cosa ha reso difficile il nostro rapporto». Immediata la risposta di Gabriella Azzalli (Ar) per la collaborazione «soprattutto - ha detto - in un comune che è in difficoltà. La diagnosi è pertinente e su tutti gli argomenti confido che ci sia un confronto vero e non in astratto. Di certo abbiamo lo stesso obiettivo: Argenta». Citando l'ospedale, ha chiesto di «pretendere che il ruolo assegnato venga rispettato e se sarà il caso facciamo le barricate. Chiedo anche che la giunta dia all'opposizione la possibilità di lavorare concretamente sulle soluzioni». Anche Gabriele Strozzi (Fi) ha ribadito «che il mio ruolo è di controllo dell'azione pubblica. Sarò propositivo e collaborativo per far riprendere questo paese». All'esordio, Luca Bertaccini (M5s) ha spiegato che accetta «questa mano tesa dell'amministrazione ma per noi, la proposta principale è quella di coinvolgere i cittadini. Notiamo - ha aggiunto - un cambio di passo rispetto al 25 maggio, un segnale forte che accettiamo». Gli ha fatto eco Luca Simoni (Pd) «colgo con soddisfazione questo clima rispetto a prima». Quando però, c'era da mettere in pratica la collaborazione riguardante i nuovi consigliere da inserire nell'Unione (6 dalla maggioranza e 5 dell'oppsozione), la spaccatura è tornata a farsi sentire: il sindaco dice no al rinvio del punto all'ordine del giorno proposto dall'Azzalli e quest'ultima che non partecipa al voto ed è imitata dai due consiglieri di M5s. (g.c.)