Serata fra romanzi e musica di qualità
Al Racket Festival protagonisti Bonazzi, Morozzi e Marighelli
Oggi dalle 21 a Palazzo della Racchetta, a ingresso libero e con servizio bar, va in scena il secondo, ricco appuntamento del Racket Festival. Tenendo fede al suo sottotitolo (“Crossing the Arts: Teatro, Musica, Letteratura”) sul palco allestito all’aperto nel cortile dell’antico Palazzo a 100 metri dal Listone, si succedono la presentazione dei romanzi di due giovani autori: il ferrarese Stefano Bonazzi e il bolognese Gianluca Morozzi e il concerto dell’altrettanto giovane cantautore ferrarese Giacomo Marighelli, mentre prima e dopo gli avventori possono visitare le quattro mostre d’arte internazionali inaugurate sabato.
Apre la serata il ferrarese Stefano Bonazzi che presenta il fortunato romanzo “A bocca chiusa” (Edizioni Newton Compton). Il romanzo d’esordio di Bonazzi racconta la genesi di un assassino: un viaggio allucinato tra i deliri del protagonista, che parte da un’infanzia di violenze e privazioni per sfociare in un tragico finale. Segue Gianluca Morozzi che presenta “Radiomorte” (Guanda): un romanzo dal ritmo serrato in cui l’autore ritrova le atmosfere e la suspense di “Blackout”, chiudendo fra le quattro mura di uno studio radiofonico un gioco di specchi, verità, orrori sepolti nell’idillio dell’Appennino bolognese.
Conclude la kermesse il ferrarese Giacomo Marighelli con “Margaret Lee in Concerto”. Un percorso, come del resto la vita. Si parte dal negativo per arrivare attraverso la purificazione al positivo. Storie personali, storie di cronaca, storie passionali. Marighelli come qualunque cittadino, come persona comune, come il proprio vicino di casa. Giacomo Marighelli come Giacomo Marighelli, si pone domande, racconta di sé e pregunta a Jodorowsky Alejandro come si può amare, nonostante la negatività ci perpetui.
Le presentazioni sono del giornalista Michele Govoni e del curatore del Festival, Virgilio Patarini.