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Ferrara Sotto le Stelle cresce ancora in attesa del ventennale

Ferrara Sotto le Stelle cresce ancora in attesa del ventennale

La 19ª edizione dal 22 giugno fino all’1 agosto propone tanti big Il clou con i Simple Minds, da gustare la nuova rassegna Off

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Dal pieghevole di Ferrara Sotto le Stelle 2014 spuntano neozelandesi, inglesi, americani, scozzesi, italiani, ferraresi… Per la 19ª edizione del festival gli organizzatori hanno pescato dal cilindro un bel po’ di nomi e organizzato 9 date dal respiro internazionale: 9 concerti che si alterneranno da domenica 22 giugno a venerdì 1 agosto.

Ieri mattina nella sede di Segest, main sponsor per il terzo anno consecutivo, si è tenuta la conferenza di presentazione. Al tavolo dei relatori c’erano “Bobo” Roversi, direttore artistico del festival, il vicesindaco Massimo Maisto, la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, il presidente provinciale dell’Arci Paolo Marcolini, il curatore della parte off della rassegna Matteo Andreolini e, naturalmente, Paolo Bruschi, presidente di Segest.

È stato proprio quest’ultimo ad aprire i lavori spiegando che si sta già pensando al ventennale. «Terminata questa edizione inizieremo a lavorare alla prossima che segna senza dubbio un traguardo molto importante per il festival. Per il ventennale - preannuncia Bruschi - vorremmo dare un contributo alla progettualità e contribuire con risorse aggiuntive di una certa consistenza».

Ferrara Sotto le Stelle è diventato nel corso degli anni un festival sempre più rilevante a livello locale, nazionale e anche internazionale: «Le scelte di questo evento - spiega Maisto - sono state premiate. Il radicamento con la città, l’organizzazione locale e il grande lavoro che ogni anno si fa sulla qualità delle proposte, si è dimostrato uno schema vincente. Non si va avanti 19 anni senza una progettualità forte».

La Zappaterra dal canto suo si complimenta con l’organizzazione e con tutti coloro che hanno reso possibile il festival: «È un po’ difficile per me dire che la Provincia anche l’anno prossimo sarà al vostro fianco - afferma -, ma in questi anni ci abbiamo sempre creduto. Spero che Bruschi e Segest siano da esempio per altri, perché il suo è un ottimo modo di lavorare in sinergia con le istituzioni e rafforza quella collaborazione tra pubblico e privato, la quale è importante».

Il calendario dei concerti è già stato snocciolato nel corso degli ultimi giorni e settimane. I nomi in città sono tanti: da Naked and famous a Franz Ferdinand, passando per Bastille, George Ezra, The National, Kodaline, Simple Minds, Demdike Stare, Teho Teardo & Blixa Bargeld e, naturalmente, Le luci della centrale elettrica con tutti i suoi ospiti: «Siamo riusciti a coniugare qualità e grandi numeri - ha esordito Roversi -; abbiamo dato vita a un programma accattivante che strizza l’occhio a realtà emergenti e sperimentali ma senza dimenticare i grandi nomi. Quello stilato è un programma che punta a soddisfare i gusti e le aspettative di migliaia di persone».

In chiusura Andreolini ha sottolineato l’importanza degli appuntamenti off al Chiostro di San Paolo che «Richiameranno un pubblico proveniente anche da fuori città. La location è meravigliosa e l’idea ci frullava in testa da un po’ di tempo, finalmente quest’anno si è riusciti a concretizzarla».

Samuele Govoni

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