La Tari fa litigare Hera e Comune
Segnalati molti errori nei bollettini. Marattin: se sono più del solito si apre un problema. Da rivedere tutta la partita rifiuti
I bollettini della Tari, oltre che preoccupare molti contribuenti, fanno litigare Comune e Hera. Da qualche settimana, infatti, il Servizio tributi del Comune si deve occupare, tra la sorpresa dei funzionari, più delle segnalazioni da parte di utenti di (presunti) errori nei bollettini prestampati della tassa rifiuti, piuttosto che della novità Tasi. È il primo anno che il servizio di riscossione e controllo viene gestito direttamente dal Comune, attraverso l’invio di modelli F24, e la banca dati usata in questi anni da Hera diventa l’oggetto del contendere: è aggiornata o no? E se no, da quanto tempo? La risposta inviata due giorni fa dalla multiutility (in sostanza, gli aggiornamento anagrafici ce li ha sempre forniti il Comune o i cittadini, tutti i dati sono riportati in bolletta) non è piaciuta all’assessore Luigi Marattin: «Non m’interessa polemizzare con Hera, però mi sembra azzardato affermare di non avere responsabilità per una banca dati gestita da 10 anni. Prestiamo la massima attenzione a questa problematica e faremo tutte le verifiche necessarie, una quota di segnalazioni errate è fisiologica: se però dovessimo accertare una percentuale più elevata del solito, allora un problema si aprirebbe». Il Servizio tributi parla di centinaia di segnalazioni, che riguardano i componenti del nucleo familiare e la base imponibile. L’argomento è delicato anche perché il Comune aveva scelto di reinternalizzare il servizio a causa del costo ritenuto eccessivo: 700mila euro, Iva compresa, sul 2014, mentre Marattin conta di spenderne la metà e il resto riconoscerla in bolletta. In attesa dei controlli, par di capire che i contribuenti dovranno pagare la prima rata del 30 giugno così com’è indicata nei bollettini, salvo ottenere poi eventuali rimborsi.
L’assessore prende spunto da questo caso per allargare il tema-rifiuti: «Bisogna riprendere in mano l’intera questione, nei confronti con le categoria produttive e anche con la Regione, perché bisogna partire dall’Atersir».
La prima occasione sarà lunedì, con l’incontro concesso su sollecitazione dell’Ascom ma allargato anche ad altre associazioni (ad esempio i commercialisti). Marattin ne approfitta per rispondere ad alcune osservazioni dei commercianti: «I coefficienti sono stati scelti sulla base di un preciso studio statistico svolto nel 2002. Abbiamo più volt ribarito la disponibilità ad aggiornare questo studio (che tuttavia non è detto porti a risultati necessariamente più favorevoli) non appena il quadro normativo nazionale sul tributo dei rifiuti si sarà assestato». Il Comune ricorda tra l’altro che il costo complessivo della bolletta 2014 è calata del 5%, grazie alla sparizione dei 30 centesimi di addizionale statale, il costo del servizio e la nuova bollettazione.
Stefano Ciervo
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