«Siamo prigionieri del cantiere»
Il gestore della stazione di servizio Eni: fatturato crollato del 90%
«Da 2.500 litri erogati a 200. I lavori ci hanno isolato, ci hanno ‘chiusi dentro’. Abbiamo perso il 90% del fatturato e, se non bastasse, il cantiere durerà fino al 10 luglio, se va bene...». La protesta è di Patrizia Sisto, titolare della stazione di servizio Eni di via Wagner. L’impianto si trova sul lato ‘sbagliato’ della strada da mercoledì 11 giugno, da quando è stato aperto il cantiere per la sostituzione dei giunti del vicino cavalcavia. Da quel giorno la corsia che collega via Ravenna a via Bologna è stata chiusa all’altezza di via Fabbri. Il traffico non ha subito limitazioni, invece, nel senso di marcia opposto, da via Bologna cioè a via Ravenna. «Chiedo all’amministrazione, e in particolare all’assessore Modonesi, se si può ammettere che pur in presenza di lavori indispensabili si possa di fatto annullare l’attività di un’impresa commerciale senza che nessuno debba pagarne le conseguenze economiche oltre all’esercente stesso», insiste Patrizia Sisto. La commerciante annuncia di aver «contattato un legale. Non è giusto approfittarsi del fatto che il contraccolpo si scarichi su una piccola impresa». La gerente del distributore ricorda un fatto analogo avvenuto «l’anno scorso, quando fu asfaltato questo stesso tratto di via Wagner. Pochi giorni fa ho chiesto all’amministrazione di eliminare la barriera che impedisce l’accesso a via Wagner dopo la rotatoria per consentire alle auto di poter entrare nel distributore uscendo poi in direzione di via Ravenna. Mi hanno detto che sarebbero venuti lunedì. Li sto ancora aspettando...».