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Argenta, minoranza contro il sindaco: rifiuta il confronto

Argenta, minoranza contro il sindaco: rifiuta il confronto

Ar, M5S e Forza Italia si dimettono dal consiglio dell’Unione E attaccano Fiorentini: con lui è impossibile collaborare

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ARGENTA. C'è una ulteriore appendice riguardante la prima seduta consiliare e, il tutto, in forza a quello "strano" articolo (il numero 14) dello statuto dell'Unione "Valli e Delizie".

E a rimarcare che, forse, andrebbe rivisto proprio alla luce della decantata collaborazione, c'è una nota dell'opposizione consiliare con la quale, all'unisono, Argenta Rinnovamento, M5S e Forza Italia, chiariscono ulteriormente cosa è successo. «L'intera opposizione nel consiglio comunale di Argenta (la seduta del 14 giugno, la prima dopo le elezioni;ndr) ha presentato le dimissioni dal consiglio della Unione dei Comuni Valli e Delizie, dopo che, avendo scelto di non partecipare al voto per la individuazione dei rappresentanti di Argenta, era stata nominata di diritto, in forza di una norma dello statuto dell'Unione. Raccogliendo l'offerta di collaborazione avanzata dal sindaco Antonio Fiorentini nel consiglio comunale di insediamento - scrivono i tre partiti di minoranza -, avevamo chiesto preliminarmente di rivedere alcuni aspetti problematici dell'Unione con i Comuni di Portomaggiore e Ostellato, ma dopo avere ricevuto un netto rifiuto, abbiamo scelto di restare fuori dal consiglio dell'Unione. Il sindaco - rimarcano gli oppositori - è certamente a conoscenza del fatto che per collaborare occorre essere disposti ad incontrarsi a metà strada. La sua risposta in merito ad una posticipazione del tema all'odg rappresenta, invece, a nostro avviso, l'intenzione di voler collaborare solo se vengono accettate le sue decisioni. Sull'Unione, nonostante coinvolga le future generazioni di Argenta - dicono ancora le minoranze - , non si è svolta alcuna consultazione popolare e anche davanti ai disservizi lamentati quotidianamente da cittadini e utenti, il sindaco rifiuta il confronto. Argenta sopporta i maggiori oneri di questo legame, mentre sono altri a ricavarne vantaggi. La nostra posizione - concludono Ar, M5S e Fi - vuole creare le condizioni per una revisione dei contenuti dell'accordo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA