«Avanti sponsor, ci serve uno zero in più»
Tagliani: «Ferrara Arte apre il suo cda ai privati». Soddisfazione per Matisse: bene visitatori ed entrate
Tiziano Tagliani butta un occhio al dato sulle sponsorizzazioni private alla mostra su Matisse: 199.300 euro, in pratica tutti dovuti al sostegno dell’Eni. «Servirebbe aggiungere almeno uno zero in fondo a questa cifra – sorride, ma non troppo, il sindaco – per poter andare a fare shopping di opere nel mondo e garantirci un budget più importante». Nella perdurante assenza di contributi di provenienza bancaria, nuovo pressing dell’amministrazione comunale sul mondo imprenditoriale, a cui si affianca un invito a sedere nel consiglio d’amministrazione di Ferrara Arte, «non tanto per condividere i compensi visto che non prendiamo nulla – prosegue Tagliani -, quanto piuttosto le quote di responsabilità: se si vuole si può aprire la scatola, che è trasparente».
L’appello arriva nel giorno in cui si presenta il bilancio definitivo della rassegna dedicata dal 22 febbraio al 15 giugno al grande artista novecentesco. Visitatori a quota 125.644 (un poco sotto la soglia dei 150mila immaginata dall’assessore Maisto alla vigilia), con una media giornaliera di 1.093 biglietti staccati. Soddisfazione per l’esito, dice la curatrice Maria Luisa Pacelli, «decisamente positivo pur in un momento di flessione generale nelle visite museali e a fronte di una grande concorrenza». «in termini di costi vivi – fa notare Maisto – la mostra si è ripagata, anzi qualche migliaia di euro in più c’è». Se infatti si somma il milione e 662mila euro di entrate nette con i 65mila di contributo regionale e la sponsorizzazione già accennata, si supera il milione e 810mila euro di costo complessivo.
A Tagliani piace in particolare che «Ferrara Arte abbia ancora dimostrato di essere profondamente inserita nel tessuto culturale ed economico della città, creando sinergie utili ed efficaci con le associazioni». In crescita i progetti didattici nelle scuole e le iniziative collaterali, come le apprezzate serate jazzistiche curate dal Gruppo dei 10. Su ciò si punterà sempre per invogliare i visitatori (in maggioranza provenineti da fuori regione)a pernottare: soluzione adottata in questi mesi, secondo le statistiche di Palazzo Diamanti, da uno su cinque tra gli interpellati via questionario.
Soddisfazione nel dopo Matisse anche per l’assessore al commercio Roberto Serra e per la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, la quale guarda già al futuro. Ossia a quando il Castello Estense ospiterà la mostra sui capolavori di Boldini e De Pisis, in arrivo da Palazzo Massari. L’apertura è prevista tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Un ponte interessante in attesa della prossima grande esposizione ai Diamanti, “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì”, dal 19 aprile al 19 luglio 2015. Successivamente spazio alla Metafisica (autunno 2015), e alla celebrazione dei 500 anni dall’Orlando Furioso (autunno 2016).(f.t.)