Dopo la bionda Duca Hercole arriva Stella dell’Assassino
Ferrara diventa protagonista nella cultura della birra, seguendo il trend italiano che negli ultimi 5 anni le ha visto acquisire sempre maggiore dignità come prodotto gastronomico e non più solo come...
Ferrara diventa protagonista nella cultura della birra, seguendo il trend italiano che negli ultimi 5 anni le ha visto acquisire sempre maggiore dignità come prodotto gastronomico e non più solo come bevanda alcolica. «Anche in Italia la cura che si utilizza per la produzione, la ricerca, la produzione e la degustazione del vino si sta estendendo alla birra e i piccoli produttori si stanno concentrando sui territori di riferimento per ottenere dei prodotti nuovi, legati alle specificità del grano, dell'acqua o del luppolo che utilizzano». Con queste parole Pier Luigi Feggi ha introdotto ieri la sua nuova creatura: “Stella dell’Assassino”, una birra scura (tecnicamente chiamata American Pale Ale) che segue di pochi mesi il lancio della bionda “Duca Hercole I”. Le birre di Feggi sono un prodotto ferrarese a km zero: quella chiara è prodotta con il grano tenero bio coltivato da una cooperativa di Filo di Argenta, che presenta grani molto piccoli e ha una percentuale di proteine del 12%, che consente di mantenere una schiuma di ottima qualità che ne preserva anche l'integrità dai batteri, come un conservante naturale. La nuova arrivata è invece fatta con il così detto “luppolo americano” ed è dedicata ad una figura particolare della storia di Ferrara, Stella dei Tolomei, giovane donna bellissima e colta, amante di Nicolò III d’Este, al quale diede i figli Leonello e Borso d'Este. «Abbiamo creato questo prodotto perché si sposi con i sapori succulenti dei piatti tipici della gastronomia emiliano-romagnola, dal ragù ai brasati» ha spiegato Feggi, che ha presentato Stella dell’Assassino insieme a Pier Luigi Di Diego, chef del ristorante Don Giovanni.
Ingrid Veneroso