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«Basta atti vandalici contro la nostra sede»

«Basta atti vandalici contro la nostra sede»

Porto Garibaldi, la denuncia dell’Anmi dopo i ripetuti danneggiamenti Il presidente Rizzati: più controlli notturni delle forze dell’ordine

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PORTO GARIBALDI. Un esposto denuncia è stato inviato ai carabinieri dal gruppo Anmi di Porto Garibaldi, che con i suoi circa 300 iscritti è tra i più numerosi in Italia. L’associazione da qualche tempo sta subendo atti vandalici, che dalla scorsa estate stanno gravemente danneggiando la sua sede. Da tantissimi anni i marinai in congedo a Porto Garibaldi sono ospiti dei locali dell’ex-Bagno Donatello, che si trova tra gli tra il Bagno Esperia ed il bagno Due Stelle, tutti stabilimenti storici, sorti ai primi del ‘900 e ristrutturati nel corso del tempo.

«A nulla sono valsi, e valgono, i tentativi di dissuasione perpetrati da me e da numerosi soci – spiega il presidente del gruppo Anmi Giacomo Rizzati -, nei confronti dei giovani che hanno preso di mira la nostra sede, come punto di ritrovo per le loro scorribande notturne». Succede così che all’alba, quando arrivano i primi soci ad aprire la struttura, sono spesso costretti a fare i conti con scene indecorose, che spaziano dal rinvenimento di escrementi, all’abbandono di rifiuti, quali bottiglie e lattine, pacchetti di sigarette vuoti, sino al danneggiamento di strutture e attrezzature da esterni (sedie, tavoli, cestini e altro). «Abbiamo subito anche piccoli furti – prosegue Rizzati -, ma ciò che più indigna è la perseveranza di questi giovani, assolutamente incuranti ad ogni richiamo, sprezzanti del decoro e del rispetto dell’ambiente e del prossimo, senza alcun senso del pudore».

Già nella scorsa estate la sede Anmi di Porto Garibaldi era stata bersaglio di analoghi atti vandalici, contornati da schiamazzi notturni, chiamate al 112 per rinvenimento di arredi danneggiati, tracce di urina su una veranda e imbrattamenti. Una situazione poi sfumata solamente con il sopraggiungere della stagione invernale, ma tornata prepotentemente a galla con l’arrivo dell’estate, ma alla quale l’Anmi spera di porre rapidamente uno stop. «Senza nulla pretendere – conclude Rizzati – rivolgiamo un appello nell’interesse del paese, della cosa pubblica e del senso civico per far cessare questi incresciosi atti vandalici e per far sì che oltre ai controlli notturni da parte delle pattuglie dei carabinieri, facciano sentire la loro voce anche i cittadini e i turisti, che magari passando da queste parti si dovessero rendere conto che qualcosa non va».

Katia Romagnoli