Immigrati e stampa Quando le parole creano le barriere
Il senatore Luigi Manconi al dibattito del Camelot Cafè Oggi le ultime iniziative per la Giornata del Rifugiato
Il ruolo dei media nella costruzione di false rappresentazioni sull'universo immigrazione e il loro riflesso a livello sociale e politico. Questo il tema al centro del dibattito, ieri pomeriggio al Parco Urbano, che ha proseguito a Ferrara il calendario degli appuntamenti programmati in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. «Il muro del pregiudizio e degli stereotipi è prima di tutto nelle nostre teste, riguarda ciascuno di noi», sostiene Luigi Manconi, parlamentare e autore, assieme a Valentina Brinis, del libro dal titolo provocatorio “Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l'Italia, gli italiani e gli immigrati”. «L'integrazione è opera difficile - spiega il senatore del Pd -, dolorosa e sempre conflittuale, tuttavia è pure inevitabile: se gestita in modo intelligente riusciremo ad aggiungere alla nostra cultura italiana, in un certo senso decadente e insufficiente, il contributo, vorrei definirlo spirituale, degli stranieri: di un pizzaiolo egiziano come di un mungitore sikh». Chi ha provato a infrangere quel muro di diffidenza e di cattiva comunicazione giornalistica è il gruppo "Occhio ai media", ragazzi italiani di seconda generazione, che partendo dall'esperienza diretta post sisma nelle tendopoli a S.Agostino ha "smontato" diversi luoghi comuni veicolati dalle pagine dei giornali. «Abbiamo segnalato diversi articoli razzisti - dicono -, spesso la stampa esaspera eventi realmente accaduti, sottolineando la nazionalità dello straniero che delinque e tralasciandola invece quando a comportarsi male è un italiano». Sul ruolo dei media si è soffermato Tahar Lamri, scrittore di origine algerina, in Italia da quasi 30 anni: «La responsabilità di chi scrive è grande - osserva -, la parola è una materia prima che va usata correttamente: spesso invece quella utilizzata dal giornalista è superficiale. Per fortuna da venti anni a questa parte ha preso piede una letteratura parallela: sono gli stranieri a raccontare se stessi. Direi che in Italia non c'è un problema che deriva dagli immigrati, quanto piuttosto una questione di razzismo che si va diffondendo».
Le iniziative al Camelot Cafè del Parco Urbano si chiudono oggi. Dopo il laboratorio artistico “Scavalchiamo i muri che ci dividono” (ore 17) e la presentazione del libro “L’armata dei sonnambuli” da parte di Girolamo De Michele e dell'autore Wu Ming (ore 18), sarà la volta del concerto-aperitivo dei Not The Pilot e del live Wu Ming Contingent. La manifestazione, dedicata alle problematiche legate all'assistenza dei richiedenti asilo, è promossa da Cooperativa Sociale Camelot in collaborazione con Comune e Provincia di Ferrara, oltre che con i Comuni di Cento e Bologna.
Fabio Terminali