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Unife promossa È 14ª in Italia su 61 Bene nella didattica

Unife promossa È 14ª in Italia su 61 Bene nella didattica

Buon piazzamento nella graduatoria stilata dal “Sole” I migliori voti per le Borse di studio e l’Attrattività

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Nel complesso un buon piazzamento, anche se in alcune voci si può fare di più. Così vede l’Università di Ferrara Il Sole 24 Ore, che ieri ha pubblicato una classifica che tiene conto di diversi indicatori. Sui 61 atenei statali presenti in Italia, la classifica generale del quotidiano milanese (una voce che considera tanto la didattica quanto la ricerca) piazza il nostro al quattordicesimo posto, con 68 punti. È il secondo posizionamento in Regione: Bologna, terza italiana, ci precede con 78 punti, ma Modena-Reggio e Parma arrivano dopo di noi, rispettivamente diciannovesima con 61 e trentunesima con 50 punti. Scorporando le due voci, didattica e ricerca, l’accademia estense risulta più forte nella prima, visto che è nona con 68 punti, mentre nella seconda si limita a un diciottesimo posto (sempre con 68 punti). Quanto alle altre voci, Il Sole si limita a indicare le Università che sono arrivate nelle prime quindici e nelle ultime quindici posizioni. Quella di Ferrara non appartiene mai al secondo gruppo, ma nemmeno riesce sempre ad arrivare a far parte della prima quindicina. Un buon piazzamento (terzo) lo ottiene alla voce ‘Borse di studio’, che misura la percentuale di studenti idonei che hanno effettivamente ottenuto la borsa: il 100%. Elevata pure l’attrattività, ossia la percentuale di studenti residenti fuori Regione sul totale degli immatricolati: il 51,49%, la percentuale più alta d’Italia. Poco peso viene invece dato agli stage, che contribuiscono in una percentuale ridotta (meno del 5,3%) al totale dei crediti che gli studenti devono ottenere. Buono invece il piazzamento per quanto riguarda la dispersione, che risulta ridotta: l’88,9% degli immatricolati al secondo anno sono rimasti a Ferrara, che risulta così quarta a livello nazionale sotto questo profilo. Abbastanza alte l’efficacia, ossia la media di crediti formativi ottenuti in un anno da ciascun iscritto (36,3, undicesimo posto nazionale), e la qualità della produzione scientifica: l’Agenzia nazionale di valutazione dell’università e della ricerca piazza quest'ultima al dodicesimo posto, al nono invece per quanto riguarda la qualità dei dottorati. Le note dolenti hanno invece a che fare con la competitività della ricerca (ossia la capacità di attrarre risorse per progetti), l’occupazione, la mobilità internazionale e la sostenibilità (numero medio di docenti nelle attività di base caratterizzanti per corso di laurea). In queste voci Ferrara non rientra tra le prime quindici.

Gabriele Rasconi