La Nuova Ferrara

BERRA. Dopo l'intervento del capogruppo di Interesse Comune, Simone Grandi, che sostanzialmente accusa l'altro gruppo di minoranza Uniti per Berra di essersi allineato alla maggioranza per una poltrona in commissione elettorale, arriva la risposta del capogruppo Stefano Bigoni. Una risposta pacata nei toni, ma durissima nella sostanza: «Sarebbe il caso che Grandi la smettesse di camuffare la realtà delle cose e di pensare ai suoi giochi di potere e cominciasse a pensare anche ai cittadini. Lui può anche attaccarsi all'articolo 16 del regolamento, che manda all'Unione il più anziano dei consiglieri in caso di parità, ma non nascondersi dietro a scelte personali per la surroga del consigliere eletto con uno più anziano per arrivarci. Per consentire una poltrona a Grandi, con le dimissioni di Francesca Venturoli, al consiglio comunale viene a mancare una rappresentanza di Cologna che adesso ha esponenti solo con la maggioranza. E si accusa noi di caccia alla poltrona».

«La nostra intenzione in campagna elettorale - continua Bigoni -, era quella di risolvere i problemi dei cittadini, ascoltandoli e mettendo loro in prima posizione. In consiglio comunale siamo in minoranza, ma abbiamo sentito il sindaco proporre un programma con la risoluzione dei problemi idirici di Serravalle, di risistemazione delle strade bianche e della Porta del Delta. Ed allora non si poteva votare contro. Ma anche Zaghini sa che saremo in prima linea a controllare: a fare in modo che l'amministrazione sia al servizio del cittadino».

«E per concludere - ha sottolineato Bigoni - non è quindi vero che ci sia una nuova maggioranza. È invece verissimo che ci siano due minoranze. Una delle due, la nostra, è consapevole, seria e responsabile. L'altra...». (a.b.)