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Il sindaco e la giunta si tagliano la paga del 10%

di Marcello Pradarelli
Il sindaco e la giunta si tagliano la paga del 10%

Tagliani: i soldi alimenteranno un fondo a sostegno delle nuove imprese La riduzione vale 50mila euro annui: ora 9 assessori costano come gli 8 di prima

25 giugno 2014
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L’assessore in più è stato neutralizzato da Tagliani. Il passaggio da 8 a 9 assessori rispetto al primo mandato - giustificato in prospettiva anche con il dissolvimento della Provincia - aveva provocato qualche critica per via della maggior spesa. Tagliani a pochi giorni dal varo della sua nuova squadra ha escogitato la mossa per abbattere i costi della politica e per dare un segnale al mondo dell’impresa e del lavoro. Sindaco e assessori si sono ridotti lo stipendio del 10%: per quest’anno il taglio equivale a 25.000 euro, per il prossimo a 50.000, che guarda caso corrispondono grosso modo allo stipendio lordo di un assessore. Questi soldi alimenteranno un bando della Camera di commercio che favorisce insediamenti di nuove imprese. Eccolo il messaggio: se il Tagliani-uno si era concentrato sulla riduzione del debito, il Tagliani-due fin dai primissimi atti punta sullo sviluppo, sull’incentivazione alle imprese, sulla creazione di occupazione.

Al fondo per finanziare le start-up la Camera di commercio contribuirà con 50.000 euro quest’anno e con 100.000 euro nel 2015. Il bando avrà valenza provinciale, ma la quota messa dalla giunta Tagliani sarà destinata a nuove imprese che si localizzzeranno nell’area cittadina. Il tipo di impresa da sostenere sarà meglio definito nei prossimi giorni in modo da circoscrivere e caratterizzare meglio l’iniziativa.

«È una nostra autonoma decisione - ha detto il sindaco - che abbiamo già comunicato al segretario generale della Camera di commercio Mauro Giannattasio. Già nel 2006, per effetto di un decreto ministeriale, le nostre indennità erano state ridotte del 10%. Stavolta siamo stati noi a decidere per dare un piccolo ma significativo contributo alla nascita di nuove imprese». I l sindaco ha dato l’annuncio insieme ai tre assessori più direttamente impegnati sul fronte economico: Luigi Marattin (bilancio), Caterina Ferri (lavoro, attività produttive), Roberto Serra (commercio, semplificazione amministrativa).

«I nostri soldi serviranno a coprire i costi iniziali come affitto, notaio, spese legali che sostiene un’impresa nei primi due-tre anni di vita. Quando il sindaco l’ha proposto - ha detto Marattin - nessun ha battuto ciglio, benchè si tratti di un sacrificio netto». Il taglio è definitivo e vale per l’intero quinquennio. In pochi anni la paga di sindaco e assessori si è ridotta del 20% effettivo, forse anche di più se si tiene conto dell’inflazione che ogni anno si mangia circa l’1%.

Per Ferri «è un modo simbolico ma concreto per sostenere i primi timidi segnali di ripresa». Serra ha sottolineato il «valore della volontarietà» e ha aggiunto: «Non si risolve certo così la crisi, ma in questo modo diamo un segnale di massima disponibilità a lavorare insieme nella stessa direzione».

Gli effetti. L’indennità del sindaco passerà da 78.713 a 70.841 euro lordi; quella del vicesindaco da 59.034 a 53.131; quella degli assessori da 47.227 a 42.505. Al netto un assessore ora prenderà circa 2.000 euro, circa duecento in meno. La paga netta di Marattin, che percepisce un’indennità dimezzata poichè continua a lavorare all’Università di Bologna, ora è di mille euro.