La Nuova Ferrara

Un controllo ordinario sul bus contro i passeggeri che non pagano il biglietto. Ed è scattata la scintilla: un morso alla poliziotta e le contusioni al collega, senza risparmiare il controllore. Sotto accusa è finita una cittadina nigeriana accusata di lesioni e resistenza. Il fatto è avvenuto su un mezzo della linea 11. Durante il tragitto il personale autorizzato di Tper ha chiesto alla passeggera di mostrare il “titolo di viaggio”, un atto che l’imputata si è rifiutata di compiere. È stati disposto quindi il controllo incrociato con gli agenti di polizia, che hanno chiesto alla donna di esibire il permesso di soggiorno. A quel punto la reazione della passeggera (regolare in Italia) è stata violenta e si è diretta contro un’assistente capo di polizia, morsa a un braccio, contro un collega della poliziotta, che ha subito alcune contusioni, e contro l’addetto al controllo di Tper. Quest’ultimo si è costituito parte civile con l’avvocato Speranzoni, di Bologna; la stessa scelta è stata compiuta dall’assistente ferita dal morso, rappresentata dall’avvocato Rizzatello. Il dibattimento inizierà il prossimo dicembre davanti al giudice Attinà (pm onorario, Elisa Bovi).