La Nuova Ferrara

 Aveva provato a convincere il giudice ricorrendo a un colpo di scena, nell’estremo tentativo di evitare la condanna per una truffa a carico di due coppie di anziani. Ma ieri il giudice Attinà gli ha inflitto 3 anni e 7 mesi accogliendo di fatto la richiesta di condanna formulata dal viceprocuratore onorario Renzo Simionati. Alessandro Taddia, 39 anni, era accusato di truffa e di gestione abusiva del risparmio. Secondo l’accusa l’uomo aveva sottratto una cifra importante, circa 200mila euro, ai clienti che si erano fidati di lui e gli avevano affidato i propri denari. Una coppia si è costituita parte civile con l’avvocato Campili. «Ho restituito tutto!», aveva detto Taddia al giudice nell’udienza che si è svolta lo scorso maggio. I fatti contestati a Taddia risalgono al 2007-2008, quando convinse i clienti a trasferire i loro risparmi in un'altra filiale della loro banca e a effettuare alcuni investimenti. I soldi però, anziché confluire nelle nuove posizioni bancarie dei clienti, vennero dirottati su conti correnti personali intestati a Taddia, da dove sono spariti.