La Nuova Ferrara

Platea integralmente femminile o quasi, in Camera di Commercio, per una delle dieci tappe del settimo Giro d'Italia delle donne che fanno impresa. Argomento centrale dell'iniziativa, il credito e le opportunità di finanziamento per mettersi in proprio. «Le imprese femminili, anche se solo dello 0,5%, continuano a crescere - dice Tiziana Pompei, vice segretaria generale di Unioncamere -. È vero comunque che le donne più difficilmente si avvicinano al credito bancario, vuoi per un fatto culturale perché utilizzano il patrimonio proprio o quello familiare, vuoi perché riescono a ottenere finanziamenti inferiori rispetto agli uomini: le differenze di genere esistono ancora anche in questo campo. Ultimamente stiamo notato però un profilo di imprenditrice più matura: ad aumentare sono soprattutto le società di capitale».

La provincia di Ferrara si segnala in ambito regionale come quella che, in ambito regionale, conta rispetto al totale delle imprese la quota più elevata di conduzioni “in rosa”. Complessivamente le aziende portate avanti dalle donne sul nostro territorio, al 31 marzo scorso, erano complessivamente 8.109, con un incremento di 150 unità rispetto a dodici mesi prima. Secondo Gisella Ferri, presidente del Comitato imprenditoria femminile di Ferrara, «in tempo di crisi le donne si fanno valere eccome e quando perdono il posto da lavoro dipendente ripartono da sole. Certo, è difficile e non abbiamo tanti servizi a sostegno, ma noi siamo in campo per rappresentare una fonte di informazione e di opportunità». Il convegno nella sala di Largo Castello è stato introdotto dal segretario generale dell'ente camerale estense, Mauro Giannattasio, e ha visto l'intervento anche della consigliera provinciale di parità Donatella Orioli. (f.t.)