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«Possiamo investire ma solo col contagocce»

«Possiamo investire ma solo col contagocce»

Comacchio: l’assessore Bellotti spiega come sono impiegati gli introiti Imu Lo Stato pretende 9 milioni di euro sui 23 incassati. Quasi un terzo delle entrate

26 giugno 2014
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COMACCHIO. Con l’arrivo dell’estate si riaccendono temi cari ai turisti e ai proprietari di seconde case sui Lidi. E in tanti, sulla Nuova ma anche su Facebook, cominciano a porre domande al sindaco Fabbri su come sono impiegati gli introiti dell’Imu, invocando interventi risolutivi su strade e marciapiedi dissestati. Ai quesiti posti l’altro ieri con una lettera da Sergio Raimondi, in vacanza a Lido Estensi, risponde l’assessore al bilancio Sara Bellotti.

Secondo le previsioni del governo Berlusconi, «l’Imu era pensata per lasciate le risorse a disposizione dei Comuni e attuare il federalismo fiscale. L’entrata in vigore anticipata al 2012 ad opera del governo Monti – spiega l’assessore -, e l’istituzione del Fondo di solidarietà comunale a opera dei governi successivi, ha stravolto completamente la finalità dell’imposta. Facendola diventare una risorsa per ripianare il debito pubblico dello Stato, originato da promesse elettorali quali l’abolizione dell’Imu per la prima casa ad opera del governo Letta».

Tale manovra sarebbe stata finalizzata «a mantenere la maggioranza parlamentare ad opera dell’allora Pdl e a permettere all’attuale premier Renzi - prosegue l’assessore al Bilancio - di scontare gli 80 euro di Irpef in busta paga». Alla fin fine per l’amministrazione comacchiese questa «manovra propagandistica» graverebbe unicamente sui cittadini, attraverso una «maggiore tassazione e minori servizi». Al Fondo di solidarietà comunale istituito dal governo Monti per andare incontro ai comuni non virtuosi (in deficit) «solo nel 2013 il Comune di Comacchio, come altri 300 comuni ad alta densità di seconde case, come Cortina d’Ampezzo - sottolinea Bellotti - ha versato 9 milioni di euro sui 23, più di un terzo delle entrate totali. Calcolando che il nostro Comune ha 200 km di strade, pari a quelle di Padova, ma con ben altre entrate, e che deve sottostare al Patto di stabilità imposto dal governo, che pone molti vincoli alle capacità di investimento, la situazione diventa molto difficile». Tra gli incassi dell’Imu convogliati allo Stato e il Patto di stabilità, il Comune di Comacchio, «come tutti gli enti locali, ha le risorse da investire nella manutenzione di strade e marciapiedi, ma può investirle col contagocce. Pur nella difficoltà, molti lavori di rifacimento di marciapiedi, soprattutto nei Lidi, sono stati appaltati - conclude Sara Bellotti - e stanno partendo diversi cantieri che creeranno qualche disagio, ma ci auguriamo che possano risolvere alcune situazioni di pericolo per la circolazione di pedoni e veicoli». Insieme al rifacimento di strade e marciapiedi sui Lidi, vanno avanti la sostituzione della segnaletica verticale e il tratteggio delle strisce bianche al posto di quelle blu che occupavano i parcheggi a pagamento dello scorso anno.