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Ragazzi risarciti per il carcere ingiusto

Ragazzi risarciti per il carcere ingiusto

Riceveranno oltre 12mila euro a testa i tre giovani assolti dall’accusa di aver stuprato una minorenne a Lido Nazioni

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LIDO NAZIONI. La terza sezione della Corte di appello di Bologna ha accolto la domanda di riparazione per ingiusta detenzione presentata dai legali di tre giovani della provincia di Brescia, processati e assolti dall'accusa di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza, all'epoca minorenne. Il fatto risale all'aprile 2008 quando vennero arrestati a seguito di denuncia dell'amica minorenne per stupro di gruppo in occasione di un week end pasquale trascorso in un appartamento a Lido Nazioni di proprietà di uno dei tre ragazzia. Arrestati i tre giovani passarono 26 giorni in carcere. La ragazza, secondo la ricostruzione accusatoria portata al processo, era stata violentata la sera del 25 aprile 2008, mentre il fidanzato dormiva in una camera a pochi metri di distanza, e anche la mattina dopo da due di loro. Ma in rito abbreviato il Gip di Ferrara Piera Tassoni a luglio 2010 pronunciò tre assoluzioni perchè il fatto non sussiste. L'accusa venne ritenuta non corretta per le troppe contraddizioni nel racconto della ragazza. La denuncia, inoltre, fu presentata solo 3 mesi dopo i fatti, mesi durante i quali la ragazza aveva continuato tranquillamente a frequentare i tre ragazzi, nella compagnia, come nulla fosse avvenuto. La sentenza non venne impugnata e ieri, informa l'avvocato Claudio Maruzzi, che assiste i tre insieme all'avvocato Andrea Frigo, è stata notificata la decisione della Corte d'Appello che ha accolto il loro ricorso, «quantificando l'indennizzo in misura di 12.262,64 euro per ciascun ricorrente, applicando una maggiorazione del doppio della tariffa standard di 235 euro al giorno per le conseguenze sul piano personale che ai ricorrenti erano derivate dalla ingiusta detenzione a causa del rilievo che aveva l'arresto per la loro giovane età, per la loro incensuratezza e per l'eco mediatico che aveva suscitato la vicenda nella località di residenza, piccolo Comune della provincia bresciana».