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le vicende carife all’esame dei tribunali

I fronti giudiziari si moltiplicano

I fronti giudiziari si moltiplicano

Il Tar del Lazio può decidere risarcimenti, poi Murolo e azionisti

27 giugno 2014
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Non sarà certo il giudizio di fronte al Tar del Lazio, con udienza fissata per il 15 ottobre, a turbare i sonni vicentini su Carife. Anche nel caso, davvero clamoroso, che i giudici amministrativi entrando nel merito del commissariamento, trovino elementi per accogliere la richiesta di annullamento avanzata dall’ex sindaco Andrea Malfaccini, e fatta propria da un folto gruppo di ex amministratori, sarebbe impossibile riavvolgere la pellicola dell’ultimo anno. Il ricorso di Malfaccini non chiede peraltro il reintegro degli amministratori, e l’ipotesi più probabile nel caso di accoglimento del ricorso, sarebbe l’aprirsi della strada dei risarcimenti. Anche questo rischio giuridico, peraltro difficile da quantificare, può essere però un elemento da considerare sul tavolo della trattativa per il futuro di Carife, come del resto quello legato al processo di Milano. Com’è noto, la Corte d’appello di Milano ha cancellato le condanne per truffa alla banca comminate in primo grado agli immobiliaristi milanesi e all’ex direttore, Gennaro Murolo, e quest’ultimo ha subito detto di voler approfondire l’ipotesi di una causa per risarcimento danni. Questi casi si aggiungono alle cause già annunciate da Federconsumatori per l’acquisto delle azioni Carife, il cui valore è poi crollato.

Sul fronte giudiziario, da segnalare la morìa di ricorsi al Tar del Lazio contro le sanzioni inflitte da Bankitalia ad amministratori di diversi istituti: cambia “l’indirizzo”, non più il Tar ma la Corte d’Appello di Roma, e i tempi per gli ex amministratori Carife sanzionati si fanno stretti. Bisogna decidere entro i primi di luglio. (s.c.)

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