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Droga: arrestato il boss appena uscito di cella

Droga: arrestato il boss appena uscito di  cella

Operazione dei carabinieri. L'uomo aveva oltre un chilo di hashish ed il fratello del ragazzo ucciso nel Sottomura. Manette anche al gregario

27 giugno 2014
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Poteva spacciare oltre un chilo di droga e lo faceva da persona quasi libera, poichè da poco uscito dal carcere, grazie alle nuove norme che attenuano la legge Fini-Giovanardi sulle droghe leggere. Aveva l’obbligo di dimora di notte ma di giorno poteva spacciare droga e tornare ad essere il boss dello spaccio: in manette è finito Boujemaa Hamad, 33 anni, tunisino, con tanti precedenti per droga alle spalle, ed è il fratello di Tarek Hamad, il giovane ucciso con una katana nel sottomura dei Baluardi in un regolamento di conti tra tunisini e marocchini per il dominio dello spaccio sui e sotto i Baluardi. La notte doveva essere in casa ma di giorno - secondo i carabinieri che lo hanno arrestato - aveva ripreso un ruolo di primo piano nello spaccio in città.

Assieme a lui è finito un altro spacciatore Anis Jamai, 35 anni, e i carabinieri con questi due arresti sottolineano che l’operazione, portata avanti da diversi mesi, potrebbe aver inferto un duro colpo al traffico di droga, gestito dai tunisini.

In tutta la città. Nelle zone calde, Gad e via Baluardi, soprattutto quest’ultima: «Per noi è questa l’area di spaccio principale in città» hanno spiegato gli inquirenti ieri mattina. I due tunisini sono stati arrestati sul fatto, perchè dopo segnalazioni, informazioni e appostamenti, i carabinieri sono riusciti a risalire al canale di “approvvigionamento”, il luogo in cui era custodita la droga. In via Gulinelli, nei pressi del canale Boicelli, in una zona di boscaglia la roba era nascosta in anfratti, tronchi o, in questo caso, sotterrata a mezzo metro. Sono stati i cani a fiutare la droga. E una volta trovati i pani di hashish, i carabinieri del Reparto operativo hanno atteso i proprietari, gli spacciatori: Baujemaa e Anis, per i quali sono scattate le manette in flagrante. Un sequestro record, vista la purezza della droga e il confezionamento grezzo: oltre i due panetti sono stati trovati ovuli di hashish già pronti alla vendita, per un totale di un chilo e 50 grammi.

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Oltre all’arresto in via Gulinelli le forze dell’ordine si sono recate insieme a Baujemaa nella sua abitazione per una perquisizione ma all’interno del domicilio non è stata trovata altra “roba”. L’operazione dei carabinieri ha messo in luce, per l’ennesima volta, la collaborazione delle forze dell’ordine che ieri mattina in più occasioni hanno sottolineato l’importanza dei cittadini per la buona riuscita di operazioni antidroga e di controllo del territorio. «L’educazione alla legalità e il principio di legalità diffusa – hanno spiegato gli inquirenti – sono cose importanti per noi carabinieri. Se i cittadini collaborano con le forze dell’ordine, noi riusciamo ad essere più efficienti e da questa virtuosa collaborazione tutta la comunità può trarne vantaggio». Per i due ora il vaglio della magistratura e la direttissima in attesa della perizia sulla droga.

Samuele Govoni