La Nuova Ferrara

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Odori e rumori dalle fonderie

Odori e rumori dalle fonderie

Il processo alla Tfc Galileo di Vaccolino: la sentenza attesa per il 13 ottobre

27 giugno 2014
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VACCOLINO. Il processo è quasi finito, dopo l’udienza fiume di ieri, in cui per oltre 6 ore in aula si sono succeduti i testi dell’accusa, di parte civile e delle difese. Sotto accusa i titolari delle Fonderie Tfc Galileo di Vaccolino di Lagosanto e ad accusarli i vicini che abitano nei pressi della azienda e che dal gennaio 2011 all’aprile 2013 (il periodo su cui si celebra il processo) hanno vissuto disagi dovuti a rumori, anche notturni, esalazioni maleodoranti, dovuti alla produzioni. Ma sottolineano le tre famiglie, oggi parte civile e che hanno attivato il processo con un esposto, tramite i loro legali (Maruzzi e Marcello) «vogliamo sottolineare che il nostro intento non è far chiudere l’impianto: abbiamo il massimo rispetto per l’azienda, il lavoro e chi vi lavora, soprattutto in questi tempi di crisi. Vogliamo solo trovare soluzioni ed avere la legittima speranza di poter vivere serenamente senza preoccupazioni per il futuro».

Il processo è in corso e il giudice Debora Landolfi dovrà valutare le accuse di «getto pericolso di cose», reato che presuppone un disagio da parte di chi è costretto a respirare odori e sentire rumori che rendono invivibile la loro coesistenza con la fabbrica, tanto da avere negli anni conseguenze psicofisiche: bruciori, nausee, mal di testa, scompensi psicolgici e preoccupazioni sulla propria salute.

Ieri sono stati sentiti le parti civili, i testi dell’accusa, altri vicini, tecnici dell’Ausl che eseguirono i rilievi, il medico ambientalista Luigi Gasparini che ha confermato odori nauseanti e rumori insostenibili. I consulenti delle parti civili Marco Monzani e Fabio Benatti (psicologo per documentare danni subiti dalle persone in conseguenza di abitudini di vita condizionate alle emissioni maleodoranti) hanno illustrato le conseguenze dei disagi patiti.

Per la difesa sono stati ascoltari due dipendeti delle fonderie che hanno spiegato al giudice - come del resto l’azienda ribadisce da tempo - che sono stato adottati impianti e tecnologie nuove per abbattere rumori e odori, che le emissioni sono a norma, e che la situazione oggi è migliorata rispetto il passato. Il prossimo 13 ottobre, la sentenza del giudice. (d.p.)