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Le sorprese del cantiere si ‘mangiano’ i risparmi

Stefano Ciervo
Lavori
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Trento Trieste, variante da 169mila euro per impianti fantasma e soprintendenza Le ruspe su corso Martiri servono a superare dissesti causati da bus e altri lavori

28 giugno 2014
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Ruspe, benne e rulli compressori non danno tregua dall’alba al tramonto, in piazza Trento Trieste, e la macchina del cantiere alza i giri.

Entro fine mese i lavori dovrebbero concludersi definitivamente, è il timing indicato dall’amministrazione, divorando anche gli intoppi che si sono comunque verificati, in questi mesi, e che alzeranno il costo dell’intervento. I dirigenti comunali del Servizio infrastrutture, infatti, hanno dovuto qualche giorno fa approvare la perizia supplettiva e di variante che vale 169.444 euro, che fanno lievitare il costo complessivo dei lavori dell’appalto comunale a 1.017.045 euro, rispetto agli 847.600 euro dell’importo aggiudicato alla ditta Sardellini costruzioni di Macerata, con un ribasso di oltre il 24%.

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Gran parte del risparmio viene quindi assorbito dai lavori imprevisti, anche se l’importo complessivo dell’appalto resta nei limiti indicati nel progetto esecutivo: 1.650.000 euro, visto che bisogna tener conto di una serie di altre spese (impianto idrico a opera di Hera, allacciamenti, assistenza archeologica tra le altre).

Cosa ha determinato questi lavori imprevisti? Nella determina dirigenziale predisposta da Enrico Pocaterra, dirigente del Servizio infrastrutture, si elencano una dozzina di situazioni «non previste nel contratto d’appalto», premettendo che i lavori sono stati consegnati in via d’urgenza il 7 ottobre scorso. Sono saltate fuori, per esempio, «due condotti fognari di grandi dimensioni che attraversavano il listone mettendo in comunicazione le linee esistenti sotto le due corsie stradali», oltre alle «camerette Telecom all’incrocio con via Mazzini».

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È poi risultato impossibile mettere giù la nuova fogna da 800 mm nel condotto in muratura già esistente di fronte a palazzo San Crispino, «a causa della presenza dei nuovi impianti acqua e gas realizzati da Hera esattamente sopra la volta della fognatura»: è stato così necessario demolire la vecchia fognatura e scavare di fresco. Tutti hanno poi visto che, per poter svolgere la Fiera del regalo, si è dovuto spargere conglomerato bituminoso poi rimosso.

La Soprintendenza ha poi chiesto un tipo di palo d’illuminazione diverso da quello previsto dal progetto e ha dato indicazioni per allargare il Listone. Sotto i marciapiedi di Galleria Matteotti, inoltre, sono stati ritrovati in maniera imprevista reperti archeologici molto superficiali, «che hanno reso necessario limitare il più possibile lo scavo di sbancamento», realizzando un sottofondo con rete elettrosaldata.

L’ultimo punto spiega i lavori di questi giorni, che toccano punti di corso Martiri rifatti appena qualche anno fa. Si parla infatti del «progredire di situazioni di dissesto attivate dal passaggio degli autobus e delle attività di cantiere succedutesi nel tempo per i lavori svolti in via Cortevecchia, attorno alla torre della Vittoria per i ripristini post sisma, e per il rifacimento di piazza Trento Trieste». Lavori che provocano altri lavori, insomma.