La Nuova Ferrara

La notizia delle nozze tra Dario Franceschini e Michela Di Biase, rivelata ieri dalla Nuova, ha fatto il giro del web e dell’informazione nazionale. Rilanciata dall’Huffington Post e dall’Ansa, è stata tra le notizie più condivise e commentate della giornata. Fin dalla mattina è impazzito il cellulare dell’amico per la pelle del ministro, Alessandro Bratti: «Tutti a chiamarmi per sapere dove e quando, ma in realtà io non sono a conoscenza dei particolari delle nozze - raccontava nel pomeriggio, dai Lidi, il deputato Pd - Certo Dario me lo aveva detto, senza specificare però la data precisa: sarà in autunno, comunque, tra settembre e ottobre. Perché hanno scelto la viterbese Sutri? Non ne ho idea». Bratti potrà eventualmente approfondire durante la breve vacanza che ha in programma nei prossimi giorni proprio con il ministro e un gruppo di altri amici. Sul web c’è chi si è chiesto il motivo della location delle nozze (una città etrusca con importanti vestigia romane), rimpiangendo l’occasione per fare un po’ di pubblicità a Ferrara città Unesco, ma come gli è stato fatto notare, in genere si sceglie la città della sposa, che è romana. Proprio nella capitale, quando Franceschini era segretario nazionale Pd e Di Biase una giovanissima consigliera municipale, i due s’incontrarono per la prima volta. Poi gli incontri continuarono durante la campagna per le primarie del partito, e sbocciò la relazione che arriverà in autunno all’altare. La coppia si è fatta vedere in pubblico, a Ferrara, per la prima volta alle mostre dei Diamanti.