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Le Acli tornano in campo dopo 5 anni di assenza

Le Acli tornano in campo dopo 5 anni di assenza

Il nuovo presidente Pastorello: dobbiamo tornare a essere protagonisti Il sindaco Tagliani: in questi anni di difficoltà si è sentita la mancanza

29 giugno 2014
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A cinque anni dallo scioglimento degli organi dirigenti, avvenuto l'8 aprile del 2009, le Acli di Ferrara riprendono la propria autonomia. Ieri mattina il congresso riunito a Casa Cini ha eletto un nuovo consiglio provinciale e in qualità di presidente Paolo Pastorello, che in passato fu anche numero due dell'associazione.

«Ho accolto il pressante invito a tornare in campo - ha detto intervenendo nel dibattito, di fronte a una sessantina di delegati - che mi è arrivato da amici al nostro interno ma anche fuori. Ringrazio il presidente regionale Walter Raspa per il lavoro di bonifica della vecchia situazione che ha svolto. Dobbiamo riannodare i rapporti personali e soprattutto ritrovare un ruolo da protagonisti, offrendo un contributo originale orientato al bene comune, in relazione forte con le istituzioni».

Una cosa è certa per l'ex presidente del Comitato Hera Ferrara, e cioè che «sul nostro territorio ci vogliono le Acli».

Il commissariamento è durato un lustro, ma l'accelerazione l'ha data Raspa nell'ultimo anno.

«Venendo qui - spiega - ho trovato una buona partecipazione all'interno dei circoli e l'assenza di una classe dirigente. Ora ripartiamo con buone prospettive, abbiamo in piedi due iniziative come quelle degli operatori di strada e l'accompagnamento degli anziani. I conti sono a posto, i servizi di Caf e Patronato hanno carichi di lavoro in crescita».

Il buco nel settore della formazione, dopo la chiusura dell'Enaip, ha rappresentato un colpo molto duro. Si proverà a rimediare, aggiunge l'ex commissario, «mediante la rete regionale che destinerà a Ferrara lo svolgimento di qualche corso».

Al congresso, che ha visto la presenza del presidente nazionale Gianni Bottalico, ha preso la parola anche Tiziano Tagliani: «Tengo particolarmente a questo nuovo battesimo - ha affermato il sindaco - in questi anni di difficoltà si è sentita la mancanza delle Acli, soprattutto in termini di progettazione. Tuttavia la capacità di relazione con il territorio e le persone, che è anche vostra, è insostituibile».

L'associazione conta in provincia 4.300 soci, 23 circoli attivi, cinque sedi zonali di Patronato e Caf che insieme servono circa 30mila utenti mediante prestazioni di natura fiscale. Il commissariamento dell'ultimo quinquennio non è stato il primo né l'unico ad interessare il sodalizio di ispirazione cristiana; in precedenza venne preso un provvedimento analogo quasi quaranta anni fa.

Fabio Terminali