«Siamo invasi dai gabbiani Arrivano fin dentro casa»
Gli uccelli padroni di terrazze, tetti e balconi: non possiamo cenare tranquilli Borghi (Lipu): la colpa è solo dell’uomo, meno rifiuti alimentari in giro
LIDO ESTENSI. Immaginario comune vuole mare, ombrellone e gabbiani che volano in cielo dipingendo così il quadro della vacanza perfetta. Peccato, però, che sui Lidi in generale e a Porto Garibaldi in particolare la presenza dei maestosi uccelli sta diventando un problema dalle proporzioni importanti. I gabbiani reali, infatti, sono diventati pian piano “proprietari” indiscussi di tetti, terrazze e giardini facendo fuori tutte le altre specie che nidificano in luoghi aperti e, soprattutto, la loro invadenza inizia a non essere più sopportata da residenti e vacanzieri. «Non possiamo più nemmeno stare in terrazza - spiega Damiano Alberi - appena ci mettiamo a tavola, di sera o a colazione, arrivano e si posano minacciosi sul parapetto, per poi scaraventarsi sul mangiare. Sono grossi, molto grossi e abbiamo paura per i bambini». «All’alba e al tramonto arrivano tutti sui tetti, lo stridio diventa insopportabile ma soprattutto distruggono qualsiasi cosa, sporcano ovunque...Non sappiamo più come fare», fa presente Daniele Ciniti. Al mare i gabbiani ci sono sempre stati. In particolar modo nei pressi del porto, considerato che seguono le barche e amano cibarsi dei pesci gettati in mare. Perché quest’anno la situazione è quasi fuori controllo? A spiegalo, il responsabile della Lipu di Ferrara Lorenzo Borghi. «La colpa, tanto cambiare, è dell’uomo. Anzi, di alcuni uomini considerato che per fortuna c’è anche chi sa come comportarsi». «In primo luogo ricordo che tutte le specie e sottospecie di gabbiano reale, nonché uova, nidiacei e nidi, in Italia sono protetti. E non sono cacciabili. In caso di gravi e giustificati motivi e con il consenso della forestale, gli animali possono essere spostati da personale competente, attenzione dunque ad ogni metodo fai da te, anche perché non sono molto “comodi” e possono se disturbati diventare anche pericolosi». Detto questo, «i gabbiano sono arrivati nei centri abitati con l’aumento dei rifiuti alimentari. Nelle discariche trovano qualsiasi cosa ed essendo onnivori non hanno limiti. Se continuiamo a lasciare rifiuti di ogni genere, a non differenziare e a “servire” loro pranzo e cena nei cassonetti, ecco che non solo continueranno ad arrivare ma si moltiplicheranno perché anche per quando riguarda la nidificazione il Gabbiano reale è molto adattabile». Come intervenire, dunque? «In primo luogo le discariche andrebbero coperte con delle reti - aggiunge Borghi - quindi consiglio di non dare mai loro del cibo e soprattutto di non farne trovare nei pressi delle abitazioni. Attenzione a quello che buttate, dove e come lo fate». Insomma, «è l’uomo che crea problemi, deve poi imparare anche a risolverli nel rispetto della natura».