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Allarme gabbiani reali Spunta l’ipotesi cartelli

Allarme gabbiani reali Spunta l’ipotesi cartelli

Il sindaco Fabbri: l’amministrazione invita a non dare da mangiare agli animali Più attenzione anche ai rifiuti gettati ai piedi dei cassonetti nei centri abitati

30 giugno 2014
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PORTO GARIBALDI. «Come amministrazione possiamo fare ben poco, considerato che non è materia di nostra competenza, ma certamente cercheremo soluzioni che possano aiutare i cittadini». Il sindaco di Comacchio Marco Fabbri si trova questa volta a dover ascoltare, e gestire, lamentele più che giustificate ma in un certo senso anche anomale. Mai come quest’anno, infatti, la presenza dei gabbiani reali sui Lidi (in particolar modo a Porto Garibaldi e a Estensi) è diventata “ingombrante” e i cittadini chiedono interventi considerato anche che nessun metodo “fai da te” è permesso (senza arrivare a violenze sugli animali che in nessun caso possono essere tollerate, i gabbiani sono specie selvatica e quindi non possono essere nemmeno “spaventati”). «L’unica cosa che si potrebbe valutare - va avanti il primo cittadino - è quella di mettere cartelli nelle aree pubbliche invitando i cittadini a non dare da mangiare ai gabbiani, così come ai pescatori chiedere di non buttare il pesce sulla banchina ma cercare di allontanarli verso il mare. Certamente bisogna collaborare tutti per tenere pulito. Purtroppo, nonostante lo sforzo continuo e costante degli addetti ai lavori, al mattino ai piedi dei cassonetti si trova di tutto e i generi alimentari naturalmente fanno da richiamo ad animali di ogni tipo». Intanto continuano ad arrivare segnalazioni sulla presenza di gabbiani su tetti e nei cortili di private abitazioni. «Non hanno paura di niente, appena ci mettiamo a tavola in giardino, eccoli che arrivano...è diventata una lotta continua, chi lo avrebbe mai detto. E poi sporcano, tantissimo e ovunque». «La colpa è solo dell’uomo», ha ricordato il responsabile della Lipu Lorenzo Borghi.