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Ecco dove vanno a finire le nostre tasse

Gian Pietro Zerbini
Marattin
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L'assessore al bilancio Luigi Marattin illustra i dati dele voci di entrata e di spesa corrente

30 giugno 2014
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Ultime ore per pagare la Tasi e la Tari nel Comune di Ferrara.

Scade infatti alla mezzanotte di oggi - ma attenzione perché banche, poste e uffici preposti per il pagamento diretto e non online chiudono prima - il termine ultimo per saldare l’acconto della tassa sulla prima casa e la scadenza di giugno per la tassa sui rifiuti.

Il Comune, con un atto deliberativo del consiglio comunale al suo insediamento, aveva dato via libera alla mancata applicazione di sanzioni e interessi a carico di chi avesse pagato dopo il 16 giugno - in un primo tempo indicato come termine ultimo - ed entro il 30 giugno. Da domani pagare la Tasi e la Tari sarà quindi più costoso per il contribuente che andrà incontro al pagamento extra per gli interessi riservato ai ritardatari. Anche se molti in questi giorni hanno provveduto al pagamento di entrambe le tasse, è facile comunque prevedere per oggi le consuete code agli sportelli bancari e postali di chi aspetta proprio l’ultimo momento per mettersi in regola con le scadenze fiscali.

Per questo è stato rafforzato il personale agli sportelli e in alcuni casi prolungato l’orario di pagamento. In molti hanno anche pagato la rata della Tari che scade il 30 settembre, chi non l’avesse fatto è consigliabile aspettare di effettuare il versamento perché potrebbe arrivare a domicilio un nuovo modello F24 con importi che possono essere leggermente diversi per via di alcune differenze riscontrate.

Qualora il contribuente rilevasse irregolarità o inesattezze nei dati inviati, è pregato di regolarizzare la sua posizione presentandosi presso l’ufficio Tari del servizio “Servizi Tributari” di Via Maverna 4 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì anche dalle 15 alle 17. Ma dove finiscono i soldi che in questi giorni stiamo versando al Comune in termini di Imu (la scadenza era il 16 giugno scorso), Tasi prima casa, Tari e Addizionale Irpef?

Abbiamo girato la domanda all’assessore al bilancio Luigi Marattin che ha illustrato i dati delle voci di entrata e anche quelli di spesa corrente.

«Le entrate per le tasse comunali - dichiara l’assessore - vanno a coprire indistintamente la spesa corrente. È doveroso precisare che la Tari va a coprire il costo dei servizi rifiuti che nel caso di Ferrara è svolto da Hera, più spese di Iva, di addizionale provinciale e accantonamento insoluto, riduzioni tariffarie e quota terremoto. Le entrate per l’Imu sono di 23 milioni per il comune di Ferrara, anche se in realtà i contribuenti ferraresi, nel loro complesso, hanno pagato 37 milioni, ma la differenza di 14 milioni l’ha trattenuta lo Stato per alimentare il fondo di solidarietà comunale, cioè i trasferimenti ai comuni italiani “poveri” di base imponibile. Complessivamente le voci di entrata per imposte e tasse nel comune di Ferrara raggiungono gli 80 milioni di euro a fronte di una spesa corrente complessiva di 133 milioni tra i quali spicca il già citato servizio rifiuti per 26 milioni, le spese per il personale 44,3 milioni, il servizio debito 11.3 milioni e le spese per gli assessorati 29 milioni. Il rimanente è coperto da entrate extratributari (multe e proveniti da servizi pubblici locali) e da trasferimento dello Stato.

E in materia di politica fiscale comunale l’assessore Marattin spiega l’operato e la filosofia della giunta con una citazione. «Maffeo Pantaleoni - esplica l’assessore - un economista italiano che visse a cavallo tra Ottocento e Novecento, una volta disse: “Qualsiasi imbecille può inventare o imporre tasse; l'abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti”.

Nel Comune di Ferrara negli ultimi 4 anni abbiamo ridotto le spese correnti in termini reali di più del 20%, ed è per questo che - unico Comune capoluogo in Italia - siamo riusciti nel 2014 a ridurre anche se di poco le tasse: abbiamo ridotto l'addizionale Irpef di ben due milioni di euro, la tariffa sui rifiuti del 5% su base annua, e una riduzione simbolica di 5 euro per la Tasi. In più bisogna considerare che i tagli ai trasferimento del governo non sono in realtà mai finiti, e continuano anche nel 2014. Ma ciònonostante per noi è un valore ridurre l'imposizione fiscale, per quanto - ed è certamente poco - di nostra competenza».

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