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Il vescovo si schiera con le Sentinelle

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L’arcivescovo Negri: respingere le tentazioni del pensiero unico, attenzione a quelle ideologie che vogliono imporsi sulle altre

30 giugno 2014
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LIDO ESTENSI. Accolto da strette di mano, sorrisi e dal calore dei parrocchiani del Lido degli Estensi, domenica mattina l’arcivescovo monsignor Luigi Negri si è reso disponibile ad una breve analisi.

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In merito alla manifestazione delle Sentinelle, che in città ha visto la partecipazione di centinaia di giovani, contro il DDL Scalfarotto, è stato suggerito all’arcivescovo uno spunto di riflessione, alla luce delle dichiarazioni di Papa Francesco, che proprio ieri mattina ha esortato «a liberarsi da ogni paura, da ogni ombra e dall’orgoglio che interferisce con la piena comunione con Dio».

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«La grossa obiezione a Dio non nasce dalla morale e dalla difficoltà ad obbedire alla morale di Dio, - ha commentato monsignor Luigi Negri -, ma prende origine dalla concezione ateistica. Non si vince in senso buono un confronto con il mondo – ha proseguito -, se non mostrando loro (riferendosi a chi disobbedisce alla morale di Dio) che la cultura ateistica della nostra società è falsa e disumana. L’apostasia da Cristo e da Dio – ha incalzato l’arcivescovo – comporta apostasia dall’uomo e da se stessi, come ha sottolineato Benedetto XVI».

In attesa di un intervento più articolato, più volte ribadito da Mons. Negri, «dobbiamo ricordare la laicità della nostra società. Tutte le posizioni vanno promosse e tutelate – ha poi aggiunto – e nessuno può ascriversi il diritto di giudicare le posizioni di altri, nonostante le divergenze».

Dopo aver implicitamente citato anche Papa Francesco, l’arcivescovo ha lanciato con forza un appello, perché «la nostra società deve respingere le tentazioni di una ideologia unica, in grado di imporsi sulle altre. Se non c’è pluralismo ideale, culturale e religioso, - ha concluso l’arcivescovo -, non può esserci uno stato democratico».

Katia Romagnoli