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Il pastificio può attendere

Alberto Vincenzi
Progetto pastificio a Bondeno
Progetto pastificio a Bondeno

Secondo un quotidiano tedesco il progetto è sfumato. Sulla vicenda hanno anche condotto accertamenti i carabinieri

11 agosto 2014
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Che relazione c’è tra la città della torre matildea e la Germania? Il gemellaggio con Dillingen, certamente. Ma anche quel pastificio che, annunciato 4 anni fa e ribadito pochi mesi prima delle elezioni comunali, si sono in realtà perse le tracce. Sì, perché secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal NordWest Zeitung (quotidiano della Bassa Sassonia, con tiratura media di quasi 120mila copie al giorno) il progetto di Bondeno fa il paio - ma è un eufemismo - con la proposta di realizzare un analogo stabilimento nella provincia di Friesland.

Un progetto, quello tedesco, annunciato fin dall’inizio del 2013 e riportato dalla Nuova, ma anche di questo procedimento si sa nulla e tutto sembra finito nel dimenticatoio, se non che, come scritto dal quotidiano tedesco, alcuni ex collaboratori dell’investitore svizzero di punta «ora si sono rivolti alla polizia e hanno sporto denuncia. Si indaga per il sospetto di truffa immobiliare e di frode creditizia nonché per il mancato pagamento di stipendi ed onorari. Le autorità inquirenti sono polizia e pubblico ministero di Stoccarda».

Anche perché, sempre secondo quanto annunciato a suo tempo dagli investitori, che facevano capo alla International Food Investments Lid e come riporta il quotidiano tedesco, non sarebbero soltanto due i progetti - quello di Bondeno e quello nel Friesland - ma sarebbero addirittura una quarantina, in Italia e in varie nazioni europee. Una vicenda intricata, che ha vissuto di colpi di scena e di lunghe pause, lunghe al punto che anche i cartelloni che a Bondeno annunciavano l’apertura del pastificio nel 2014 sono scomparsi. E una vicenda che ha interessato, la scorsa primavera, anche i carabinieri, che hanno cercato di far chiarezza su quanto sta accadendo e che avrebbero sentito varie persone - anche di Bondeno - perché informate dei fatti, per avere un quadro completo dell’intera vicenda.

Di fatto ancora si è in attesa di capire se il terreno dell’ex zuccherificio sia stato acquistato o meno e l’ultimo riscontro si è avuto nelle scorse settimane in consiglio comunale, quando il sindaco Alan Fabbri, nell’enunciare le linee di mandato per il prossimo quinquennio, è stato incalzato da Giovanni Nardini (Pd) che ha rilevato come non ci fosse menzione del pastificio e dei 300, attesi, posti di lavoro. Ma per il Nordwest Zeitung (che ha pubblicato l’articolo anche sul proprio sito internet) di tutti i progetti presentati in questi anni, a Bondeno come in Germania, «a tutt’oggi nulla è stato realizzato da nessuna parte. E probabilmente non si farà più niente nè a Roffhausen e ancora meno a Bondeno, dove è iniziata già nel 2010 la storia dei pastifici enigmatici». Per il quotidiano tedesco, che punta il dito sulla Enumplan con sede a Lugano, società «che fungeva da realizzatore del progetto e referente nei comuni in cui si doveva investire» l’obiettivo del progetto, «fin dall’inizio un castello si sabbia», era quello «di farsi concedere prestiti dalle banche», prestiti che però non sarebbero mai arrivati.