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Primarie, Bonaccini strappa l’archiviazione

Primarie, Bonaccini strappa l’archiviazione

Inchiesta rimborsi, per la procura non ha commesso reati. Ora la parola al gip A Ferrara e provincia si lavora per allestire gli 89 seggi. I dubbi sull’affluenza

25 settembre 2014
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Mentre nella sede ferrarese del Pd si teneva la conferenza stampa sulle primarie le agenzie battevano la notizia che la Procura di Bologna ha chiesto l’archiviazione di Stefano Bonaccini, protagonista insieme a Roberto Balzani della sfida di domenica 28 che deciderà il candidato del Pd e del centrosinistra alla presidenza della Regione. Bonaccini è indagato per peculato nell’inchiesta “spese pazze” sui rimborsi dei consiglieri regionali. Poche settimane fa, subito dopo averlo appreso, Bonaccini ha chiesto di essere ascoltato dagli inquirenti, ai quale ha motivato i rimborsi contestati (circa 4.000 euro nel periodo da maggio 2010 a dicembre 2011) spiegando che erano legati alla sua attività di consigliere regionale. Spiegazioni considerate esaurienti dai pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi che indagano sulle “spese pazze”; i due pm hanno infatti inoltrato la richiesta di archiviazione, che è stata vistata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini.

È il primo raggio di sole su queste primarie, che proprio l’indagine aveva azzoppato mettendo fuori gioco Matteo Richetti, che era il principale avversario di Bonaccini, ma si è tirato fuori dalla gara appena ha saputo di essere indagato.

A Ferrara come nel resto dell’Emilia Romagna, intanto il Pd e i suoi alleati lavorano per il miglior esito possibile delle primarie di comenica 28. I seggi allestiti in provincia e aperti dalle 8 alle 20 saranno 89; oltre 250 i volontari che si alterneranno nelle fasi di voto e di scrutinio. “Uno sforzo importante – rileva il referente del comitato provinciale per le primarie Sergio Guglielmini, affiancato da Elena Baratta – per consentire ai cittadini di tornare protagonisti e decidere chi sarà a correre nelle elezioni del 23 novembre. Speriamo si colga l’importanza della partecipazione”.

I timori della vigilia sono di un basso afflusso alle urne e l’asticella è ad altezza indefinita, “è la prima volta di primarie regionali, non ci sono precedenti”, dice Guglielmini; per Luigi Vitellio “saremo più dei click su Internet utilizzati da altri”, con riferimento al Movimento Cinque Stelle.

La coalizione è composta da Pd, Psi (presente in conferenza stampa Sergio Mazzini), Centro Democratico, Scelta Civica, Idv e Verdi, in attesa del posizionamento di Sel. Possono votare anche i sedicenni, gli stranieri e i fuori sede (se si appartiene a queste due ultime categorie bisogna preregistrarsi entro oggi nelle sedi dei comitati o su www.ilpresidentelosceglitu.it), versando almeno due euro. “Li si tira spesso in ballo: ricordiamo che servono in parte a coprire i costi delle stesse primarie”, spiegano gli organizzatori.

Sulla scheda due nomi: in ordine alfabetico, Roberto Balzani e Stefano Bonaccini. Tra i due comitati territoriali la contesa negli ultimi giorni è stata piuttosto aspra sui temi della sanità e di Cona. “Spiace sia avvenuta sui social network – sostiene Ilaria Baraldi (Balzani) –, i cui limiti sono noti, ma la dialettica in fondo è stata quella di una campagna elettorale vera e dimostra che c’è dibattito interno. Comunque vada, la vera sfida è quella di novembre: da domenica in poi saremo tutti uniti, tenendo magari conto di tutte le sensibilità del partito”. “Non mi spaventa – ribatte Vitellio (Bonaccini) – che la discussione avvenga sui social, non c’è nulla da nascondere. E’ comunque importante mettere a patrimonio quel che è stato fatto in passato, nel rispetto degli amministratori e dei percorsi istituzionali compiuti”.(f.t.)