La Nuova Ferrara

Ferrara

in tribunale

Truffa ai sacerdoti 10mila euro

Truffa ai sacerdoti 10mila euro

Quattro episodi contestati ad un uomo che usava false credenziali

26 settembre 2014
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Al telefono riusciva a convincere i suoi interlocutori a versargli denaro fingendo di essere qualcun altro. In questo modo ha racimolato circa 10mila euro. Per ordire le truffe si rivolgeva alla stessa categoria di persone: i sacerdoti. In quattro, nella zona di Ferrara, sarebbero stati vittima di truffa o tentata truffa. Il processo è in corso in tribunale e vede imputato un uomo di 33 anni, Vincenzo Di Maso, pugliese ma residente a Macerata. Secondo l’accusa avrebbe compiuto i raggiri presentandosi con false credenziali. La procura gli contesta tre truffe e una tentata truffa: gli importi variano a seconda degli episodi denunciati. In un caso si tratta di 8600 euro, in un altro di 1000, poi 350 e 500. La sua specialità, sempre secondo l’accusa, era di presentarsi per ciò che non era. Ad esempio come il muratore che aveva eseguito lavori a favore di una delle parti lese oppure come un parrocchiano che in quel momento si trovava in stato di bisogno. I fatti sarebbero avvenuti tra il settembre e l’ottobre 2010. Ieri in tribunale era in programma un’udienza del dibattimento, ma l’avvocato, Domenico Biasco, di Macerata, era impegnato in un’altra udienza e ha chiesto il rinvio.

Per farsi pagare l’uomo utilizzava un sistema protetto per i versamenti in denaro on line. L’imputato è accusato di truffa e di sostituzione di persona.

L’avvocato Biasco è intenzionato a chiedere il trasferimento del processo invocando la competenza territoriale, istanza collegata alla particolare modalità di pagamento.