Fabbri non cede, Cinquestelle alla resa dei conti
Il sindaco di Comacchio: mi candido, chi mi denigra non conosce i fatti
Il deputato Ferraresi: fermati o ti assumi tutte le responsabilità
Il deputato Ferraresi: fermati o ti assumi tutte le responsabilità
Marco Fabbri, il sindaco grillino di Comacchio, non è arretrato davanti agli attacchi che gli sono arrivati dai suoi.Si candiderà alle elezioni per la nuova Provincia nella lista che vede insieme i sindaci di Pd, Psi, Lega, Forza Italia.
<Sì è deciso di dialogare con tutti i sindaci per arrivare a una soluzione che sia rappresentativa del territorio, una visione più larga, non più politica, ma di tipo istituzionale - afferma Fabbri - E' necessario ribattere a chi denigra senza conoscere i fatti. da oltre u mese e alla luce del sole sto ribadendo che i sindaci della Provincia andranno a rappresentare gratuitamente un terrirtorio che domani non avrà nemmeno i soldi per spalare la neve sulle strade e per il quale si viene indagati per incidenti su strade per le quali mancano i soldi per la manutenzione>.
La sua elezione nel nuovo consiglio provinciale non è scontata. Buona parte del M5S gli ha fatto terra bruciata e non andrà a votare lunedì 29. Fabbri lo sa e fa un appello ai suoi consiglieri: <Mi auguro che Comacchio, almeno in questa occasione, possa rimanere unita e a tal proposito auspico che il senso di responsabilità possa portare i rappresentanti democraticamente eletti a sostenere, non Marco Fabbri, la gli interessi del territorio lagunare>.
Il deputato Vittorio Ferraresi però lo avverte: <Comprendo le ragioni di Fabbri, le questioni legate al territorio, ma non posso condividere la sua scelta, semplicemente perché è una decisione in contrasto con i principi del Movimento Cinquestelle di cui io e Marco facciamo parte>.
Ferraresi richiama le regole fissate dal M5S: <La posizione nazionale è di non candidarsi alle elezioni provinciali e di non allearsi con altri partiti. Spero fino all'ultimo che Marco Fabbri non si candidi. Io non espello nessuno, ma è chiaro che ognuno, in base alle scelte che fa, si assume una responsabilità. In fondo si tratta di rispettare quelle quattro regole in croce che ci siamo dati, senza le quali ci sarebbe il caos>.