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Casa Mesola, la grande passione per la terra

Casa Mesola, la grande passione per la terra

La cooperativa ferrarese è stata fondata nel 1964 dall’unione di Bosco e Vallona Uno sviluppo segnato dalle produzioni orticole. Parla Il presidente Mangolini

28 settembre 2014
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Grande festa a Mesola per i cinquant'anni della Cooperativa C.A.S.A. Mesola fondata nel 1964 dall'unione di Casa Bosco e Casa Vallone. Per ripercorrere tutta l'attività svolta nel corso di questi decenni è stato anche realizzato un libro dal titolo “La grande passione per la terra. I cinquant'anni di C.A.S.A. Mesola” a cura di Patrizia Luciani (testi) e Mario Rebeschini (foto) che verrà presentato domenica 5 ottobre dalle 10.30 presso lo stand della cooperativa alla sagra del Radicchio, manifestazione in cui saranno anche visionabili foto storiche esposte su pannelli.

«In questo lungo periodo - spiega il presidente di C.A.S.A. Mesola dal 2008 Michele Mangolini - è cambiata molto la natura della cooperativa. Un passaggio chiave è stato sicuramente negli anni '80 quando molte persone venete sono venute a coltivare terre in affitto nel mesolano. Questo fatto ha portato sicuramente una contaminazione positiva e si è accentuata la natura orticola che ha rappresentato un vero e proprio valore aggiunto. I numeri aiutano a dare un'idea della crescita avvenuta: i soci di C.A.S.A. Mesola che oggi sono 170 nel 1985 producevano a proposito delle carote 903 quintali, nel 2013 sono stati 168.000 con il 70% del prodotto che prende la strada del confezionamento mentre il 30% va per il consumo fresco. Anche sul radicchio i numeri sono importanti: nel 1988 erano 203 quintali, nel 2013 27.692. Grande crescita anche per le patate: nel 2002 11.000 quintali nel 2013 89.025».

Tra le principali coltivazioni ci sono naturalmente l'asparago di cui la zona del Mesolano è leader in Italia, cocomeri, meloni, radicchio, carote, pomodoro, patate, piante da seme, fagiolini, piselli, fagioli, zucche, mais, orzo, grano e soia. Il fatturato complessivo del 2013 è stato di 25 milioni di euro, C.A.S.A. Mesola ha 10 addetti fissi e 120 stagionali, la manodopera è prettamente locale con 17.000/18.000 giornate all'anno.

«Per la commercializzazione - spiega Mangolini - abbiamo un solido rapporto con Apo Conerpo soprattutto per quello che riguarda le orticole mentre con O.P. Grandi Colture per quel che riguarda cereali, orzo, mais, grano e soia. Pensando al futuro ritengo che sia importante la presenza di un consiglio composto di soci giovani che forte della propria storia sappia, grazie a coltivazioni innovative, creare nuova occupazione per i soci stessi e per la comunità. Fondamentale sarà essere costantemente alla ricerca dei finanziamenti necessari per gli investimenti che si vogliono attuare.

Credo che per il futuro sia da ampliare ancora la gamma dei prodotti da trattare con particolare attenzione alle patate tanto che nel rinnovo della linea di lavorazione delle carote si è fatto in modo che l'impianto potesse essere utilizzato anche per le patate. Consci del nostro passato dobbiamo sapere governare il presente per essere protagonisti nel futuro. Un futuro nel quale continuare a riversare la nostra grande passione per la terra».

Il cda. Vediamo le cariche sociali di C.A.S.A. Mesola per il biennio 2014-16: assemblea dei soci, Michele Mangolini (presidente); Cristian Feggi (vice-presidente); Mirco Angusti; Paolo Barboni; Licia Benazzi; Michele Buttini; Ivan Crivellari; Giuliano Mangolini; Daniele Massarenti; Massimo Massarenti; Gabriele Zanellati. Collegio sindacale: Giorgio Borghi (presidente), Gianluca Dianti, Marco Spettoli.

Andrea Tebaldi