I conti di Fabbri (M5S) per strappare il seggio
Può fare affidamento certo solo sui voti dei comacchiesi e sperare in aiuti extra Fdi-Gol in bilico: se l’affluenza sarà bassa ruberà un posto a Provincia Insieme
C’è un sindaco del Pd che ha provato a fare alcune simulazioni per vedere come potrebbero finire le elezioni provinciali di domani: «Ho raggiunto una sola certezza - dice in cambio dell’anonimato - che il nuovo presidente sarà Tiziano Tagliani».
A rendere complicate le previsioni sono le tante variabili legate al voto ponderato: per capirsi ai 355 grandi elettori (hanno diritto di voto solo i sindaci e i consiglieri comunali dei 24 Comuni) corrispondono 99.772 voti. Il peso dipende dalla popolazione del comune, per cui il voto di un consigliere comunale di Ferrara vale 1.060, quello del consigliere di Formignana ne vale 72.
I conti si fanno sostanzialmente per una ragione: capire se Provincia Insieme - la lista dei sindaci - porterà a casa tutti i 12 seggi (più il presidente Tagliani) o se ne perderà uno a vantaggio della lista Fdi-Gol, che può contare sui voti sicuri di 24 consiglieri, i sei che si sono candidati e i diciotto che hanno sottoscritto la lista. Insieme questi 24 consiglieri valgono 6.000 voti ponderati. E con 6.000, se l’affluenza sarà alta, si rischia di rimanere a secco: ad abbassarla però contribuirà certamente l’astensionismo annunciato dei grillini, ma Fdi-Gol sperano che anche altri consiglieri disertino le urne e che altri di area civica e di centrodestra non premieranno Provincia Insieme, sotto le cui insegne si ritrovano sindaci Pd, Psi, Fi, Lega e M5S. È un bel mistero come voteranno, ad esempio, i civici di Jolanda e di Voghiera,.
I conti li fa anche e soprattutto Marco Fabbri, il sindaco Cinquestelle di Comacchio che candidandosi con Provincia Insieme si è messo contro il Movimento, esponendosi al rischio di espulsioni e di anatemi. Con Fabbri rischiano anche i consiglieri che andranno a votare. Per l’astensioni si sono pronunciati Ferrara (5 consiglieri), Lagosanto Codigoro e Fiscaglia (un consigliere a testa). Dal consiglio comunale di Copparo, dove siedono tre esponenti M5S, non sono arrivate requisitorie contro Fabbri. Ma di qui ad andare a votare ce ne passa. Fabbri può fare affidamento sul suo gruppo di Comacchio, forte di 10 consiglieri (undici con lui), che dovrebbe schierarsi compatto con il sindaco. Il pacchetto di voti-preferenze M5S comacchiesi vale 3.212 voti: difficile dire se saranno sufficienti. È tutto appeso a un filo; l’elezione come l’espulsione, la vittoria, la sconfitta.
Ma un aiutino extra potrebbe riceverlo da altri consiglieri non necessariamente comacchiesi. Il Pd dice di lavorare per eleggere gli 8 del centrosinistra. Se è davvero così allora il seggio che dovrebbe conquistare Fdi-Gol sarà a scapito della “minoranza”. A rischiare l’esclusione in tale caso sarebbe uno di questi quattro: il sindaco leghista di Bondeno Alan Fabbri, il sindaco di Sant’Agostino Fabrizio Tosellli (Fi), l’ex consigliere provinciale Cristiano Di Martino (Fi), il sindaco di Comacchio Marco Fabbri.
Marcello Pradarelli