La Nuova Ferrara

Ferrara

«Incontriamo gli inquilini ma siano più responsabili»

«Incontriamo gli inquilini ma siano più responsabili»

Dopo le proteste dei condòmini di via Borsari 38 e 40, la risposta dell’Acer «Nessuno è stato abbandonato, ma non possiamo farci carico di tutti i problemi»

28 settembre 2014
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L’Acer «raccoglie l’appello delle famiglie via Via Borsari n. 38 e 40», dopo la protesta degli inquilini che hanno esposto alla Nuova Ferrara i tanti problemi del condominio. La dichiarazione di apertura però si associa ad un’altra, rivolta alle stesse famiglie, e molto meno possibilista: «Respingiamo con forza - scrive l’Azienda Casa - l’affermazione secondo la quale gli inquilini del fabbricato sarebbero abbandonati».

Secondo Acer, infatti, «il fabbricato in questione presenta una composizione sociale di non facile gestione. I comportamenti dei singoli che a volte risultano essere poco responsabili (mancato rispetto delle regole minime di convivenza) non possono essere addebitate al soggetto gestore del fabbricato, cioè Acer. In ogni caso insieme con gli assistenti sociali del Comune faremo ulteriori sopralluoghi per mettere mano alle questioni di maggiore problematicità».

Un altro aspetto «riguarda le pulizie delle caldaie e degli scaldabagni, queste sono a carico degli inquilini e se qualcuno non le esegue, per scelta o perché afferma di non avere la possibilità economica di farlo, lo deve segnalare - scrive ancora l’ente - ma è chiaro che anche qui Acer non può farsi carico di tutte le situazioni che si propongono in provincia di Ferrara, ci vorrebbero il triplo delle risorse a disposizione».

Altro punto dolente è «la manutenzione dell’immobile che mostra qualche carenza», ma anche in questo caso «bisogna fare i conti con le risorse a disposizione ricordando che negli anni fra il 2011e il 2014 abbiamo effettuato sul fabbricato di via Borsari circa 150 interventi di manutenzione ordinaria, su coperti, infissi, scaldabagni, ecc. Gli impianti sono a norma perché sistemati pochi anni fa». E ancora: «Non sono stati segnalati danni da terremoto agli stabili in questione; non ci sono ordinanze di ripristino su questi immobili e almeno un sopralluogo è stato fatto dopo il terremoto senza che questo avesse evidenziato particolari criticità», precisa Acer. Nel data base dell’ente è presente «una sola segnalazione con richiesta manutentiva aperta; e ciò appare strano visto le criticità segnalate dagli inquilini. Evidentemente non sono state inviate ai nostri centralini altre richieste». Acer annuncia una verifica, ma sottolinea: «Oltre ad avvertire i giornali bisognerebbe segnalare i problemi ad Acer».

Il distacco della corrente, «subito ripristinato per l’intervento di Acer, è dovuto ai ritardi con cui i gestori dell’energia elettrica modificano gli indirizzari cui inviare le bollette e i solleciti; infatti Acer è divenuto da non molto il nuovo amministratore di condominio sostituendo altri, ha inviato il cambio di indirizzo ai gestori che lo hanno evidentemente recepito con ritardo; del resto non è il primo caso e avevamo già segnalato ciò alla Nuova in polemica con Enel». Ai condòmini Acer annuncia che «da lunedì prossimo (domani, ndr) organizzeremo un nuovo sopralluogo, congiuntamente ai servizi sociali del Comune per monitorare le situazioni socio-economiche più difficili, provvederemo ad una valutazione dello stato manutentivo e statico e laddove saranno evidenziate necessità di intervento, compatibilmente con le risorse date, interverremo. Ma ci preme sottolineare nuovamente la necessità di un corretto comportamento di chi abita il fabbricato, senza il quale, ogni manutenzione rischia di aver un effetto poco più che nullo».