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L’avventura della Pac Car Che emozioni a Torino

L’avventura della Pac Car Che emozioni a Torino

Il team di Casumaro ha partecipato ieri alla Red Bull soapbox Race. Il supporto di tutto il paese per una corsa che ha strappato applausi

29 settembre 2014
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TORINO. Originalità, genialità, simpatia, inventiva e vero coraggio. Questo è lo spirito che ha spinto il Pac Car Team di Casumaro a partecipare alla Red Bull soapbox Race 2014 che si è disputata ieri a Torino. Giù dalla collina a tutta velocità, pilotando quella simpatica sfera gialla con le ruote, ispirata al famoso protagonista de videogioco degli anni 80, ma rigorosamente senza motore, il Pac Car Team ha tenuto alti i colori casumaresi e ha disputato una buona prova. Nel capoluogo regionale piemontese da sabato, Saro De Santis, Mirco Vancini, Fabrice Bendandi e Vanni Molinari hanno partecipato ieri pomeggio alla sfida, con tanta voglia di divertirsi.

I supporter in pullman

A sostenere il Pac Car Team, un folto gruppo di fan e sostenitori, arrivati a Torino dopo un viaggio pieno di colpi di scena. Partiti alle 7 da Casumaro, tutto liscio fino alla sosta in autogrill a Piacenza. Venti minuti di pausa, per un gruppo composto da tanti bambini entusuasti di vedere la corsa più pazza del mondo, foto di gruppo ma al momento di ripartire, il bus non dà segni di vita. Diversi i tentativi degli autisti, telefonate qua e là alla ricerca di utili suggerimenti, ma nulla. Tuttavia, quando ormai era quasi svanita ogni speranza di arrivare per fare il tifo per la squadra casumarese, grazie all'aiuto di diversi camionisti fermi nel parcheggio e alcuni del gruppo, il pullman è miracolosamente ripartito. Per tutti, un sospiro di sollievo. Con l'arrivo a Torino, è iniziato il conto alla rovescia.

La gara

Alle 14, il premio Red Bull con auto fatte in casa e" andato in scena. Le performance delle formazioni in gara sono state commentate in diretta da Alvin e Omar Fantini, che assieme a FaviJ hanno inaugurato la bizzarra pista. A decretare il vincitore, il giudizio tecnico ed estetico dalla giuria, capitanata dal campione olimpico di mountain bike Marco Aurelio Fontana e con la partecipazione di Martina Stella, Boosta e del wakeboarder Massimiliano Piffaretti. Terzo in ordine di partenza, il Pac Car Team ha prima interpretato la coreografia: sul palco lo sketch dei quattro fantasmini in azzurro, rosa, rosso e arancio con tanto di colonna sonora originale. E ai piedi del palco esplode l'entusiasmo, tutto il gruppo di Casumaro composto da tantissimi bambini con maglietta, cappellino e bandierine hanno trasmesso all'immenso pubblico la Pacarmania.

Le emozioni della discesa

Meno apprezzato dalla giuria lo spettacolo del gruppo casumarese, che ha incassato un giudizio immeritato, due sette e tre sei per "non essere riusciti a colpire nessuno con le palline in testa", ma perfetta la discesa. Un percorso di 500 metri, straripante di pubblico, con 'soap box' dall'aspetto temerario e originale,in discesa dal Monte dei Cappuccini fino al traguardo, per i più fortunati, bravi e coraggiosi, di Corso Fiume. Diversi i punti a rischio per la Pac Car che, nonostante la forte pendenza, ha superato un percorso costellato di parabolica, gimkana, ostacoli e rampe per saltare.

A tutta velocità

Percorso fatto in 1minuto e 7 secondi, la Pac Car ha dimostrato senza dubbio che velocità, creatività e performance, sono la formula vincente della famosa quanto originale corsa delle scatole di sapone. Ben 61 formazioni in gara per contendersi il primo posto, e la Pac Car al primo parziale ad un terzo della garaa risultava seconda in classifica. Tanti i complimenti al team di progettisti e costruttori per l'originalità dell'idea e ancor più per la qualità della meccanica e della struttura. Del resto, spiegano i quattro, in un mix di emozioni che vanno dalla voglia di emergere al piacere di partecipare ad una competizione famosa in tutto il mondo: «In gara ci sono tante belle macchine, ma per la nostra Pac Car è stato realizzato un progetto per calcolare assetto e studiare il veicolo dal punto di vista meccanico e strutturale. E in tanti se ne sono accorti». Al termine, la classifica vede il successo del team “Let There be Rock”, davanti al “Pollo car, col gruppo casumarese 36º. Ma quel che contava era essere protagonisti. E il team di Casumaro lo è stato. iI commento della squadra: «È stata per noi una bellissima esperienza».

Beatrice Barberini