Ferrara

incontro diocesano ins eminario

Negri contro le aperture di Kasper sulla famiglia

Negri contro le aperture di Kasper sulla famiglia

Teresa Ventimiglia, docente di Teologia morale della famiglia all’Istituto superiore di scienze religiose di Ferrara, porge al vescovo il suo libro “Una casa per tutti”, dedicato ai rapporti tra...

29 settembre 2014
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Teresa Ventimiglia, docente di Teologia morale della famiglia all’Istituto superiore di scienze religiose di Ferrara, porge al vescovo il suo libro “Una casa per tutti”, dedicato ai rapporti tra divorziati risposati e Chiesa. «Segua queste linee, non quelle di Kasper», dice la donna. Monsignor Negri sorride e parla al cronista del cardinale tedesco, molto vicino a Bergoglio e accusato dal fronte conservatore interno ai vertici ecclesiastici di aver stravolto la dottrina sul matrimonio “indissolubile” nella relazione al Concistoro del febbraio scorso.

«Nessuno deve avere la pretesa di definirsi più di altri “amico” del papa – sostiene Negri, con un chiaro riferimento a Kasper – perché lo sono anche io. Prima del Sinodo il confronto è vivace? Ognuno deve poter dire liberamente la sua; la mia è la tradizione di Paolo VI. L’importante è che nessuno prema su Francesco: lui prenderà le decisioni più opportune. L’altra cosa fondamentale è non permettere al laicismo di interferire nelle grandi scelte che spettano alla Chiesa».

In Seminario si tiene la Giornata diocesana della famiglia. Ospite Costanza Miriano, giornalista di Rai Vaticano, autrice dei libri “Sposati e sii sottomessa” e “Sposala e muori per lei”. «Una voce forte e coraggiosa, più di tanto clero – la introduce l’arcivescovo -. Il matrimonio per sempre è un fatto di fede e cultura, non appartiene allo psicologismo o alle emozioni. È una battaglia da vincere non contro qualcuno o qualcosa, ma per la verità e la libertà di tutti». L’organizzatore dell’incontro molto partecipato è Andrea Botti, responsabile dell’Ufficio pastorale familiare e matrimoniale della Diocesi: sei figli con la moglie Marilia.

«Oggi qui siamo in tante famiglie numerose – dice -. Non c’è un segreto: fondamentali sono le capacità di relazione che si instaura tra due persone. Il “per sempre” detto davanti al Signore è un sacramento. Ma dobbiamo confrontarci anche sui temi complessi e delicati che ci arrivano dalle famiglie composte da un solo sesso”. Altre voci dal Seminario. «Per me quella gay non è famiglia – obietta Giulia Martinucci, in piedi accanto al banchetto del Sav, il Servizio accoglienza alla vita -, non si può utilizzare questa parola tanto per dire, trattandosi dell’Abc su cui si sviluppa il desiderio di eterno che caratterizza ogni uomo, prima che ogni cristiano».Poi c’è Michelangelo, che nascerà tra un mese e mezzo dalla pancia di Daria Guzzinati: «La famiglia è solo quella che vive nell’amore tra un uomo e una donna – osserva la futura mamma -, poi è chiaro che la Chiesa deve dimostrarsi accogliente anche nei confronti di altre realtà, che magari manifestano grande sofferenza. Se non lo fa la Chiesa questo, chi lo fa?».

Fabio Terminali