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Nuovo furto sacrilego al santuario del Poggetto

Nuovo furto sacrilego al santuario del Poggetto

I ladri hanno rubato orecchino e collane dall’effige della Madonna Sacassinata anche la canonica di Gaibanella, razziate tutte l offerte

29 settembre 2014
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Un nuovo furto sacrilego è avvenuto ieri mattina al Santuario del Poggetto, a Sant’Egidio, retto da don Luca Martini. Dopo la prima messa delle 9, in un momento in cui non c’era nessuno in Chiesa, i ladri hanno prelevato la collana affissa all’immagine della Madonna, posta dietro all’altare. Vista l’altezza alla quale è appesa l’effige sacra, hanno dovuto utilizzare una scaletta presa in sacrestia, e sono riusciti a compiere il fatto e a dileguarsi senza essere notati. Grande amarezza suscita questo gesto, vista la devozione che l’immagina di Maria Vergine del Poggetto suscita da parte non solo degli abitanti del paese, ma dai tanti che fin dall’antichità vi si recano in pellegrinaggio. Il rammarico è forte anche in don Martini, il quale al momento del furto si trovava fuori Ferrara, e sottolinea l'amarezza di fronte a questo gesto sacrilego verso un'immagine sacra alla quale la popolazione tiene particolarmente ed è molto devota, per rubare una collanina e un paio di orecchini che ornavano l'immagine, con valore economico piuttosto scarso, ma dall'elevato significato religioso.

Non c’è pace poi per le parrocchie di Gaibanella, Gaibana e Sant’Egidio. Infatti dopo il maxi furto avvenuto circa un mese fa presso la Chiesa di Gaibana, costato poco meno di una trentina di oggetti sacri derubati, molti dei quali antichi e di elevato valore, sabato sera è toccato all’abitazione di don Mario Bertieri, parroco di Gaibanella e Gaibana, situata presso la parrocchia di Gaibanella, anche se questa volta con conseguenze decisamente meno gravi. Il fatto è avvenuto sabato sul tardo pomeriggio, quando, approfittando dell’assenza del parroco, i malviventi si sono introdotti presso la sua abitazione forzando una finestra. Una volta dentro hanno frugato dappertutto, e non trovando altro si sono poi dileguati con i soldi delle offerte raccolti durante le messe, ammontanti a circa duecento euro. Una volta rincasato don Mario si è trovato di fronte all’amara scoperta di trovare la sua casa totalmente sottosopra. L’impressione è che i malviventi fossero a conoscenza dei movimenti del sacerdote.

Marcello Ferrari