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Elemosina, Fi ritira la mozione

Elemosina, Fi ritira la mozione

Retromarcia finale dopo un’ora di dibattito e di scontri verbali

30 settembre 2014
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Se si parla di accattonaggio, specie molesto, centrodestra e centrosinistra sono su fronti opposti. È l’unica conclusione possibile del dibattito che per un’ora ha impegnato ieri il Consiglio comunale, partito da una mozione di Forza Italia che impegnava la giunta a introdurre nel regolamento di Polizia Urbana sanzioni contro la richiesta molesta di elemosina. Impossibile non richiamare il cartello piazzato in via Garibaldi dal direttore del Conad Marino Goberti, presente tra il pubblico. «Non l’ho condiviso – ha premesso Matteo Fornasini (Fi) – ma non possiamo far finta di niente: il Regolamento già prevede sanzioni contro gli artisti da strada molesti, chiediamo solo di estenderle». Probabilmente il gruppo azzurro pensava davvero di incontrare il consenso della maggioranza, e anche per questo Fornasini ha citato più volte provvedimenti analoghi di sindaci Pd del Veneto. Ma la contrarietà del Pd è stata chiara, condensata in una risoluzione che avrebbe assorbito il testo forzista impegnando a conoscere sempre meglio vecchie e nuove povertà, garantire una distribuzione degli aiuti più equa, promuovere con Ferrara Tua une verifiche in alcuni parcheggi. Ma nessuna sanzione. «Non è la maniera di affrontare il tema – ha spiegato Tommaso Cristofori (Pd) –: l’accattonaggio è un aspetto dell’emarginazione che non si affronta solo con l’ordine pubblico ma anche con valori come l’accoglienza e la solidarietà. E poi, le sanzioni sarebbero certamente ignorate». Non è mancata una condanna del cartellone di Goberti («ha squalificato Ferrara e i Ferraresi») e dell’idea di Fratelli d’Italia di accompagnare gli autisti nei parcheggi («è di una gravità assoluta, i partiti non fanno ordine pubblico»). Per una volta si sono visti consiglieri democratici annuire durante l’intervento di un 5 stelle: Teresa Mantovani ha infatti detto «no all’accattonaggio come problema prioritario», ricordato che allo stesso Questore non risulta un racket e precisato che la misura dell’eventuale molestia sarebbe comunque soggettiva. Contrarissima anche l’assessore ai Servizi alla Persona Chiara Sapigni: «confondete la realtà – ha detto ai forzisti –: stare inginocchiato con un cartello con la scritta ‘ho fame’, come accadeva davanti alla Conad, non è molestia». «Non so se lei vada mai a parcheggiare alle 23 – le ha risposto Fornasini –: potrà dirmi che lei non si sente intimidita, ma qualche ragazza o qualche anziano sì, e si sente costretto a lasciare qualcosa a chi chiede. È il doppiopesismo del Pd: si multano gli italiani, mentre se a sgarrare sono gli stranieri o persone in difficoltà…». Il solitamente moderatissimo Vittorio Anselmi ha parlato di un Prefetto «con gli occhi foderati di prosciutto, bisogna che gli dicano come stanno le cose». Poi il colpo di scena: Forza Italia ritira la mozione, evitando un voto che a quel punto l’avrebbe vista in ristrettissima minoranza.

Gabriele Rasconi