Il silenzio assordante della Fondazione
La presidente Cariani, in vacanza, non vuole commentare l’iniziativa della banca nella vicenda Carife. Contrasti in vista
Fino a che punto la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento ha partecipato o intende sostenere in maniera convinta l’iniziativa della CariCento spa, impegnata nel tentativo di acquisire la Cassa di Risparmio di Ferrara?
La domanda è legittima in quanto l’assordante silenzio del socio di maggioranza che si è registrato all’indomani della discesa in campo della banca centese, farebbe supporre ad una pausa di riflessione in attesa di verificare meglio i conti e il decorso dell’impegnativa operazione finanziaria.
La presidente della Fondazione della banca centese, Milena Cariani, attualmente si trova in vacanza al mare. L’abbiamo raggiunta telefonicamente ieri mattina e dall’altra parte della cornetta si sentiva il sibilìo del vento e la risacca sulla battigia.
Presidente - le abbiamo questo - come giudica questo colpo di scena della banca centese entrata a piedi uniti sulle vicende della cugina Carife?
«Al momento - taglia corto la presidente - non ho nulla da dirle, sono in vacanza, ne parlerò al mio ritorno la prossima settimana».
Ma cosa vede di bello in questa operazione?
«Guardi, al momento di bello sto vedendo solo il mare che ho davanti. Ripeto non è il momento ora di parlare».
I Piccoli azionisti centesi - cerco di incalzare la presidente che a quanto pare non ha per nulla voglia di commentare - hanno espresso più di un dubbio su questa decisione della CariCento, voi che siete il socio più importante di maggioranza cosa ne pensate?
«Ripeto - conclude Cariani mentre il rumore del mare si avverte un po’ più lontano - sono in vacanza e di questo ne parleremo al mio ritorno. Buona giornata».
Il rumore del mare, a quanto pare, copre in queste ore il confronto tra la banca centese e la sua Fondazione. Quella della CariCento è un’operazione tipicamente tecnica che vede coinvolto prima di tutto il management della banca, impegnato a leggere i conti della Carife e capire le reali possibilità di riuscita nell’impresa di acquisire o fondersi con l’istituto di credito commissariato dal maggio 2013.
Resta da capire quanto in questa operazione sia stata coinvolta anche la Fondazione, visto che l’investimento da fare è di circa 200 milioni. È facile intuire comunque che si arriverà ad un confronto spigoloso, visto anche la poca voglia di parlare pubblicamente della presidente su un argomento dove la banca in questa fase sembra aver scavalcato la Fondazione.