Ferrara

La speranza per i Bagni sta negli studi di settore

La speranza per i Bagni sta negli studi di settore

L’introduzione dei correttivi è legata alle avverse condizioni metereologiche Alla Camera sono in corso le verifiche e le associazioni si stanno organizzando

30 settembre 2014
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LIDO ESTENSI. «Estate? Perché, è mai arrivata?». Poche parole, facce tese e grande preoccupazione per come fare a pagare le spese considerati gli incassi decisamente al di sotto di ogni aspettativa. «Abbiamo chiesto che venisse applicata l’Iva al 10% - spiegano dalla Confesercenti - ma su questo fronte niente si è mosso e abbiamo quindi cercato altre strade assieme alle altre associazioni di categoria». E una piccola speranza arriva direttamente dagli studi di settore. Gli studi di settore sono uno strumento che il fisco italiano utilizza per rilevare i parametri fondamentali di liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprese. La parte principale consiste nella raccolta sistematica dei dati che caratterizzano l'attività e il contesto economico in cui opera l'impresa, allo scopo di valutare la sua capacità reale di produrre reddito e sono impiegati per l'accertamento induttivo degli esercenti arti e professioni e imprese. «Certamente la stagione appena passata non può essere paragonata ad alcuna degli ultimi dieci anni almeno - vanno avanti - I dati sulle condizioni meteo parlano da soli: nel mese di giugno quasi tutti i fine settimana ha fatto brutto, per non parlare di luglio e agosto caratterizzati da piogge, vento di libeccio. Speravamo in un miglioramento ma ciò non si è verificato. Certo non posiamo pensare di recuperare in autunno». E il brutto tempo ha portato ad un calo di presenze sia per quel che riguarda i servizi di spiaggia che per le attività accessorie di somministrazione. Gli operatori hanno provato a diminuire le spese, ma non basta. Fondamentale quindi intervenire sui prossimi adempimenti fiscali». Da qui la proposta: «La spada di Damocle per gli imprenditori si chiama studi di settore. Bisogna quindi rivedere i parametri, oggi non considerano gli aspetti legati al clima. Riteniamo che possa essere inserito nel nuovo studio di settore riguardante gli stabilimenti balneari una parte relativa alle condizioni metereologiche effettive, con particolare attenzione alle giornate di maltempo (in tal senso ci sono i bollettini meteo come strumento di supporto)». Intanto il sottosegretario della commissione finanze della Camera ha annunciato che “sono in corso delle verifiche volte ad introdurre dei correttivi alle variabili degli studi di settore per le attività turistiche e ricettive per l’annualità 2014. L’introduzione dei correttivi è legata alle avverse condizioni metereologiche che hanno portato a una drastica riduzione delle presenza turistiche. Non è pensabile di poter essere considerati non congrui in base ai minori incassi se, ad esempio, in una stagione come quella che si sta chiudendo le giornate di maltempo sono predominanti su quelle soleggiate».