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A Ferrara il 78% di tasse viene davvero incassato

A Ferrara ogni anno arriva davvero nelle casse del Comune il 78,1% delle tasse e delle tariffe che giunta e consiglio mettono a bilancio. La nostra realtà non sfigura e si posiziona al diciottesimo...

21 ottobre 2014
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A Ferrara ogni anno arriva davvero nelle casse del Comune il 78,1% delle tasse e delle tariffe che giunta e consiglio mettono a bilancio. La nostra realtà non sfigura e si posiziona al diciottesimo posto tra tutti i capoluoghi di provincia, in quanto a effettivi incassi. La classifica sulla capacità reale di riscossione è stata elaborata dal quotidiano Il Sole 24 Ore che l’ha pubblicata sul numero di ieri. La graduatoria fa riferimento alla media quinquennale dei certificati consuntivi 2008-2012, poiché i dati del 2013 non sono ancora disponibili. Tuttavia poco sarebbe cambiato in una situazione che vede Reggio Emilia al primo posto con il tasso record di riscossione pari a 87,1%, seguita da Bolzano, Bergamo e Trento; fanalino di coda il Comune di Vibo Valentia con il suo poco onorevole 43,5% e in generale le realtà meridionali si fanno notare per la gran quantità di incassi “fantasma”, in qualche caso di poco inferiori a quelli reali. Per quanto riguarda Ferrara si riportano i seguenti dati: circa i tributi, 428 euro medio di accertamento pro capite (in pratica ciò che si prevede di incassare nel corso dell’anno) e un tasso di riscossione dell’80,8%; per le tariffe, le due voci si assestano rispettivamente sui 199 euro e sulla percentuale del 72,1%. Complessivamente, siamo sui 626 euro e, come già accennato, su una quota di effettivamente incassato del 78,1%. Il quotidiano ricorda che la distanza tra teoria e realtà sarà più importante dal 2015, perché “sarà proprio questo fattore a decidere le sorti dei Comuni, grazie all’uno-due assestato alla riforma dei bilanci locali e dalla legge di stabilità appena presentata dal Governo”. Ai sindaci, infatti, viene chiesto di bloccare in bilancio un fondo crediti proporzionale ai “buchi” della riscossione degli ultimi cinque anni, e fa rientrare questa voce nei calcoli del Patto di stabilità.

Fabio Terminali