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sanità

Maltrattamenti ai pazienti, via al processo

Quattro imputati su 10 chiedono di patteggiare

22 ottobre 2014
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In quattro hanno chiesto di patteggiare. C'è già il parere favorevole del pubblico ministero Monica Bombana. A patto che entro l'udienza di fronte al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini fissata per il 17 gennaio sia già stato versato un risarcimento alle presunte vittime. È questa la prima novità emersa ieri di fronte al giudice Alessandra Martinelli, nel processo aperto per i presunti episodi di maltrattamento che si sarebbero verificati ai danni di alcuni degenti psichiatrici ospitati agli Istituti Polesani di Ficarolo e che vede tra i dieci imputati un’operatrice ferrarese, Candida . A chiedere il patteggiamento invece sono stati Lisa Simonetti, Lorenza Cannizzaro, Orazio Triberio Muriana, Gianni Balzan. Gli altri imputati sono Elena Chieregato, Marisa Visentin, Monica Soriani, Daria Furini e Tiziano Gaio (l’unico medico) Sulla vicenda ha indagato la squadra mobile, che ha tratto in arresto, lo scorso giugno, 10 persone. Nove operatori sociosanitari e un medico, tutti nel frattempo tornati alla piena libertà personale, tutti nel frattempo licenziati dalla struttura. Sono loro contestati – a vario titolo e con differenti posizioni – episodi di vario tipo, sotto la fattispecie dei maltrattamenti: ceffoni, calci, colpi vibrati con scarpe, vassoi e altri oggetti, trasferimenti bruschi dal letto alla sedia a rotelle e viceversa, trattamenti umilianti come cambi di pannolone senza la dovuta riservatezza.

La seconda novità è che gli Istituti polesani hanno chiesto di costituirsi parte civile contro i loro stessi ex lavoratori. Creando una situazione intricata. Altre aspiranti parti civili infatti appaiono intenzionate a chiedere un risarcimento proprio agli Istituti, che quindi si troverebbero a essere in aula in una sorte di “doppia veste”. Da una parte “accusatori” a fianco del pm dei propri ex dipendenti. Dall'altra soggetti ai quali le vittime dei presunti maltrattati o i loro familiari potrebbero chiedere a propria volta un risarcimento.

Lo scontro si è acceso proprio sulle richieste di costituzione di parte civile. Otto quelle che vorrebbero entrare nel processo: oltre agli Istituti, seguiti dall'avvocato Marco Linguerri di Ferrara, Aitsam, Associazione italiana per la tutela della salute mentale, che si affida all'avvocato Trivellato di Mestre. Poi sei privati indicati dall'accusa come vittime di maltrattamenti, o loro familiari. Il giudice si è riservato la decisione. La comunicherà all'udienza del 19 novembre. Quando scioglierà la riserva anche in merito a una questione sollevata dal pubblico ministero. Che ha adombrato una incompatibilità, per una decisione presa in precedenza sulla richiesta di attenuazione della misura di limitazione della libertà personale avanzata da uno degli arrestati.