«Comune, statuto violato» «Basta con le calunnie»
Jolanda, Alternativa Civica abbandona la seduta e la Pezzoli accusa il sindaco La Trombin replica annunciando che si rivolgerà ai carabinieri e ad un legale
JOLANDA DI SAVOIA. Consiglio comunale caldo quello che si è svolto l’altra sera in municipio, culminato con la decisione della minoranza di Alternativa Civica di abbandonare l’aula consiliare dopo aver votato contro la ratifica della delibera i giunta del 9 settembre scorso in merito alle variazioni al bilancio 2014. Alternativa Civica, dopo la presentazione del secondo punto riguardante approvazione linee programmatiche di mandato 2014-2019 ha abbandonato la seduta adducendo come motivazione la violazione dello statuto comunale che prevede la presentazione delle linee programmatiche entro 120 giorni dall’insediamento del consiglio comunale, poichè tale provvedimento non è stato adottato entro i termini prescritti. «Alternativa civica ha votato contro perché sono state state assunte spese senza il previsto impegno quindi senza che vi fosse copertura finanziaria – dice la Pezzoli – . Abbiamo denunciato l’irregolarità – alla Corte dei Conti alla quale abbiamo già fatto pervenire i nostri documenti».
«La discussione delle linee programmatiche di mandato, presentate dal sindaco il 10 ottobre, e portate il 20 in discussione, dovevano essere presentate entro 120 giorni dall’insediamento del consiglio, e questo invece non è avvenuto in quanto, seppur per un giorno, sono state presentate fuori dai termini previsti dalla legge. A questo punto, quando il sindaco ha annunciato la discussione delle linee programmatiche, il nostro gruppo di Alternativa Civica ha abbandonato la seduta facendo mettere tutto a verbale in segno di protesta».
Il primo cittadino, Elisa Trombin, annuncia di autodenunciarsi e in una nota afferma che «Si rivolgerà costantemente ai carabinieri e ad uno studio legale a tutela sua e dell’amministrazione che rappresenta. Se tutto questo avrà un costo, a coloro che vorranno conoscerne l’ammontare finale delle spese sostenute, prometto che nel caso in cui avrò torto o responsabilità sarò io stessa a riferirlo all’amministrazione, ma nel caso in cui ciò non dovesse essere, come sono certa, sarà che ogni esborso a cui il Comune sarà costretto, verrà rimborsato dagli autori delle calunnie, denunce pubbliche o private, diffamazioni, qualora la magistratura dovesse ritenrle tali».
«Non saranno nè i toni, nè i temi, nè l’insistenza dell’opposizione a cambiare il nostro modo di lavorare per il bene di Jolanda di Savoia - prosegue il sindaco - la caccia alle streghe, la millantata ricerca di pseudo scheletri negli armadi, è un modo indegno di fare politica e tradisce l’assoluta insensibilità per i veri problemi e le esigenze dei cittadini».
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