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Enti locali, una boccata di ossigeno

di Maurizio Barbieri
Enti locali, una boccata di ossigeno

Oltre due milioni di euro dalla Regione: Comuni e Provincia potranno pagare i loro debiti e fare investimenti

22 ottobre 2014
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Dal patto di stabilità sbloccati per l’Emilia-Romagna settanta milioni di euro e di questi oltre due milioni nel Ferrarese (1.026.267,71 per i comuni e 1.169.726,98 per la Provincia). Soldi che le amministrazioni comunali potranno utilizzare per pagare i debiti contratti con le aziende che eseguito lavori sui territori. Un’autentica boccata d’ossigeno per le imprese che potranno riscuotere il tanto atteso denaro dopo aver realizzato opere pubbliche. Non solo. Si tratta di denaro che alle aziende serviva come il pane e che vantano da tempo, in modo tale da pagare, a loro volta i committenti e soprattutto i loro dipendenti.

«Dal 2011 la Regione ha sbloccato un miliardo di risorse a Comuni e Province - ha affermato Simonetta Saliera, vice presidente della Regione - in modo da permettere loro di pagare i fornitori usando risorse che avevano in cassa, ma che senza il nostro intervento non avrebbero potuto spendere a causa dei vincoli del patto di stabilità. La legge regionale approvata ad inizio legislatura ha permesso di dare liquidità alle imprese, strangolate dalle difficoltà di accesso al credito. È parte del nostro contributo alla ripresa economica e del lavoro». Analizzando i dati a Comacchio è stata sbloccata la somma più ingente, ben 525mila euro, segue Argenta con 205mila, poi Copparo con 176mila, Goro con 97mila, Mesola con 22mila. «Non si tratta di sblocca debiti - ha affermato il primo cittadino di Comacchio Marco Fabbri, in quanto noi non abbiamo debiti o pagamenti di arretrati, ma sblocca spazi (future epoche) che ci serviranno soprattutto per destinare fondi per opere importanti come la sicurezza idraulica sul nostro litorale».

Commento positivo anche da parte del primo cittadino gorese Diego Viviani: «Ci voleva proprio. Si tratta di un’apertura di credito che consentirà di dare una boccata di ossigeno alle nostre casse. Nello specifico vedremo nei prossimi giorni quello che riusciremo a fare».

In merito all’assegnazione di spazi finanziari regionali il sindaco di Copparo Nicola Rossi ha dichiarato: «I vincoli del patto di stabilità sono molto stringenti e questa assegnazione di ulteriori spazi finanziari, sono propedeutici agli investimenti degli enti locali. si auspica un ulteriore allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità, per poter spendere le risorse che i Comuni già hanno».

In quest’ultima tornata il Come di Vigarano Mainarda non ha avuto nessun sblocco, ma fino al 30 settembre scorso aveva avuto dalla Regione il via libera per poter abbassare la soglia. «La Regione Emilia-Romagna - afferma il primo cittadino Barbara Paron - ha abbassato la soglia a 822mila euro di nostre entrate ed ora questa somma si può impegnare ovvero si può spendere. La useremo prevalentemente per l’urbanizzazione l’acquisto dell’area per il polo scolastico che sta sorgendo tra Vigarano Mainarda e Pieve e per poter completare i pagamenti relativi ai lavori di adeguamento alle norme sismiche e di efficienza energetico effettuati alle scuole medie».

In buona sostanza, i fondi sono tutti dei Comuni che li avevano in cassa ma che non potevano spendere a causa proprio del patto di stabilità.

Soddisfazione, infine, è stata espressa anche da parte del sindaco di Mesola, Gianni Michele Padovani: «Questa è una buona notizia. A breve ne parleremo in giunta e poi con i miei uffici per vedere come e dove indirizzare questa somma».

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