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il candidato alle regionali sul posto - comunicato di forza nuova

Fabbri: «Il lavoro non può essere ostaggio dei violenti»

SANT’AGOSTINO. Ieri pomeriggio sul posto si è recato anche Alan Fabbri, candidato alla regionali per la Lega Nord e Fratelli d’Italia. «Il lavoro non puòessere ostaggio dei violenti. Questo è un...

22 ottobre 2014
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SANT’AGOSTINO. Ieri pomeriggio sul posto si è recato anche Alan Fabbri, candidato alla regionali per la Lega Nord e Fratelli d’Italia. «Il lavoro non puòessere ostaggio dei violenti. Questo è un problema di ordine pubblico,non occupazionale, dice, la cooperativa per cui lavoravano i facchini magrebini che da orestanno paralizzando la fabbrica ha perso l’appalto per alcunidisordini verificatisi in azienda. Lo stesso presidente della coop,Marco Bertozzi, il 9 settembre dichiarò: «Abbiamo perso l’appalto percolpa dei lavoratori». Da quel momento è iniziato il lungo braccio diferro. E nonostante il fornitore di servizi di facchinaggio sia oggicambiato - con regolare stipula di contratto con altra società - glistranieri sono tornati e pretendono assunzioni a tempo indeterminato. Nel frattempo nei confronti dei manifestanti sono state spiccate denunce penali per violenza privata ed estorsione. Un recente incontro in prefettura non ha sbloccato la situazione. «Stando al titolare - dice Fabbri - i facchini magrebini avrebbero infatti tentato di strappare, sotto la minaccia di bloccare l’azienda, 14 contratti a tempo indeterminato».

Non è il primo blocco, l’8 settembre scorso un picchetto mise arischio la partecipazione dell’azienda al Cersaie, la fiera internazionale a Bologna. Sulla vicenda relativa alla Mirror interviene anche la segreteria proviniale di Forza Nuova la quale chiede al Prefetto di Ferrara, Michele Tortora e al Questore Orazio D’Anna, «di intervenire immediatamente affinchè venga ristabilito il diritto dell'azienda di riprendere immediatamente la produzione, così che i proprietari possano rientrare in possesso della loro struttura. La Mirror, prosegue la nota, da un paio di giorni è ostaggio di un gruppo di facchini magrebini dipendenti di una cooperativa che presta servizio presso l’azienda. Il comportamento dei soci della cooperativa magrebina che ha perso l'appalto sta danneggiando oltre all'azienda i lavoratori della Mirror con grave pericolo per la tenuta occupazionale ed il rischio di cassa integrazione . Riteniamo che le questioni relative al diritto al lavoro vadano perseguite non bloccando le lavorazioni o occupando le fabbriche, che fino a prova contraria rimangono private, ma attraverso altri canali istituzionali e utilizzando lo strumento del diritto di lavoro e i tribunali.