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Fondazione Carife, disavanzo anche per il 2015

Gian Pietro Zerbini
Fondazione Carife, disavanzo anche per il 2015

Il preventivo parla di 394mila euro, il 29 assemblea dei soci

22 ottobre 2014
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L’indacazione del Conto Economico per l’esercizio 2015 prevede per la Fondazione Carife un disavanzo primario di 394.800 euro. È il dato più significativo che compare in un bilancio di previsione che giocoforza è legato al clima di incertezza sulle sorti della banca Carife Spa. In aggiunta la Fondazione bancaria ferrarese proseguirà anche il prossimo anno un ulteriore contenimento dei costi di gestione, in relazione alla situazione economica e finanziaria contingente.

L’assemblea.

Il documento programmatico verrà esaminato nel corso della prossima assemblea dei soci prevista per mercoledì 29 ottobre alle ore 15 alla sala convegni del Centro direzionale Eridano di via Maverna.

La relazione.

Con il 2015 avrà inizio il quinto anno da che si è manifestata la crisi della Cassa di Risparmio di Ferrara SpA, che nell’aprile 2010 approvava il primo bilancio in perdita dalla sua costituzione, avvenuta nel lontano 1838. La procedura di amministrazione straordinaria della banca, intrapresa il 27 maggio 2013, è stata prorogata fino al maggio 2015 con decreto del Ministro dell’Economia, su proposta della Banca d’Italia. «Nel formare il documento di previsione per il prossimo esercizio - scrive il presidente Riccardo Maiarelli a nome del consiglio di amministrazione come premessa - siamo consapevoli dell’importanza delle scadenze che attendono a breve la banca controllata e che incideranno fortemente anche sulle prospettive della Fondazione, sotto il profilo reddituale e, più in generale, anche negli aspetti patrimoniali. A questo proposito, va ricordato che il bilancio consuntivo per l’esercizio 2013, approvato in data 29 aprile 2014, ha comportato un mutamento dei criteri di valutazione della partecipazione nella banca, passando dal valore storico di acquisto a quello di mercato (prezzo medio degli scambi conclusi nel mese di dicembre)».

Disavanzo 2014 da record.

Da questa decisione è conseguito un disavanzo d’esercizio di 109 milioni di euro nel consuntivo 2014. Nel mese di settembre di quest’anno la Fondazione Carife ha preso atto della sospensione dell’attività di scambio delle azioni, in precedenza organizzata da Carife stessa, che ha di fatto annullato anche questo punto di confronto. Nel momento in cui viene formato il documento programmatico previsionale, non sono disponibili elementi certi e neppure presuntivi, tali da poter disegnare con un adeguato grado di fondatezza quale sarà la soluzione che consentirà alla Cassa di Risparmio di Ferrara di uscire dalla situazione attuale, soluzione a cui rimane evidentemente legato il valore ed il destino futuro del pacchetto azionario di controllo detenuto nella banca dalla Fondazione. Da ciò risulta evidente l’impossibilità di definire gli obiettivi finanziari e patrimoniali verso cui indirizzare, nel medio termine, i programmi del nostro Ente.

Documento di attesa.

«Di conseguenza - spiega il Cda della Fondazione - in una prospettiva attuale di quasi totale assenza di proventi, ancora una volta siamo chiamati a redigere un documento programmatico previsionale di attesa, mirato all’assiduo contenimento delle spese ed alla necessità di rinviare ogni nuova deliberazione di interventi istituzionali. La partecipazione in Carife SpA rappresenta di gran lunga il più importante investimento patrimoniale della Fondazione e che non presenta oggi specifiche aspettative reddituali. Il nostro Ente detiene inoltre una limitata partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti Spa (49.000 azioni ordinarie, frutto della conversione di 100.000 azioni privilegiate , per un importo originariamente investito di 1 milione di euro. Si prevede che questa partecipata, erogherà un dividendo , che viene stimato in 14 0.000 euro, in misura prudenziale rispetto alla serie storica precedente. Sono infine presenti nel portafoglio della Fondazione depositi bancari vincolati a tempo e Certificati del Tesoro Zero Coupon, che rappresentano le disponibilità finanziarie a breve termine.ono in corso numerosi contatti per valorizzare e porre a reddito altri ambienti di palazzo Muzzarelli Crema, ma le trattative non hanno ancora concretezza tale da poter assumere rilievo in sede di redazione del presente documento di previsione. La dimensione delle entrate, se rapportata alle previsioni di uscita per oneri ed imposte, pur in presenza di una politica di rigore nel contenimento dei costi, fa prevedere la chiusura con un disavanzo di esercizio , che si prevede di portare a nuovo .

Contenimento della spesa.

Già negli anni passati si è impostata un’azione di contenimento delle spese di gestione. Prima fra tutte va evidenziata la scelta di ridurre dell’80%, poi di azzerare del tutto i compensi per gli Organi Statutari. La proposta è stata avanzata dal Consiglio di Amministrazione ha trovato piena approvazione da parte sia del Collegio dei Sindaci Revisori, sia da parte degli Organi sovraordinati, che l’hanno fatta propria.