La Nuova Ferrara

SANT’AGOSTINO. «Se non saranno presi provvedimenti immediati da parte delle istituzioni competenti, saremmo costretti a chiudere la nostra azienda e mettere i nostri dipendenti in cassa integrazione». Queste le dichiarazioni piene di amarezza e sconforto da parte dei proprietari della Mirror. L'azienda conta 21 lavoratori , cinque soci e altri lavoratori esterni. Da due giorni la produzione della Mirror e bloccata, a causa del presidio continuo davanti ai cancelli dell’azienda dai 13 lavoratori diretti dipendenti della cooperativa Bolognese, che prestavano servizio per la committente Mirror e rimasti senza lavoro per il cambio di appalto fatto dall’azienda con la cooperativa. Come chi presidia per fare valere i propri diritti ed avere un’ occupazione, anche gli attuali dipendenti della Mirror, vogliono che i loro diritti vengano rispettati e che sia data loro la possibilità di lavorare. «Se la Mirror non riprenderà la produzione nel breve l’azienda dovrà portare i libri in tribunale - afferma l’avvocato Marco Linguerri - non pè possibile con la forza imporre la propria volontà. Comincio a rimanere perplesso ell’atteggiamernto delle istituzioni di fronte a persone che stanno commettendo dei reati, tutti stanno fermi a guardare. Si deve trovare una soluzione». «Abbiamo sempre rispettato con rigore i nostri doveri come imprenditori, - spiegano i titolari soci della Mirror-, e dopo questi fatti ci sentiamo calpestare i nostri diritti, i dipendenti della cooperativa bolognese ci hanno sequestrato la ditta, da due giorni nessuno può più entrare, e affermano che resteranno davanti ai nostri cancelli fino a quando non gli sarà concessa l'assunzione a tempo indeterminato. Non siamo in grado di gestire questa situazione». (m.t.c.)